COFFEE,
CYP1A2 GENOTYPE, AND RISK OF MYOCARDIAL INFARCTION Cornelis MC, El-Sohemy
A, Kabagambe EK JAMA 2006; 295:1135-1141
RIASSUNTO CONTESTO
L'associazione tra assunzione di caffè e rischio di infarto miocardico
(IM) rimane controversa. Il caffè è la maggiore fonte di caffeina,
che viene metabolizzata dall'enzima polimorfico citocromo P450 1A2 (CYP1A2). Gli
individui che sono omozigoti per l'allele CYP1A2*1A sono metabolizzatori rapidi
di caffeina, invece i portatori della variante CYP1A2*1F sono metabolizzatori
lenti di questa molecola. OBIETTIVO Determinare se il genotipo CYP1A2
modifica l'associazione tra consumo di caffè e rischio di IM acuto non
fatale. METODI I casi (n=2014) con un primo IM acuto non fatale e i
controlli appartenenti alla popolazione (n=2014) che vivevano in Costa Rica, tra
il 1994 e il 2004, bilanciati per età, sesso e area di residenza, sono
stati genotipizzati mediante PCR in base al polimorfismo in questione. Per valutare
il consumo di caffè è stato utilizzato un questionario sul frequenza
del cibo. END POINT PRIMARIO Rischio relativo di IM non fatale associato
all'assunzione di caffè, calcolato utilizzando una regressione logistica
non condizionata. RISULTATI Il 55% dei casi (n=1114) e il 54% dei controlli
(n=1082) erano portatori di allele *1F lento. Per i portatori di questo allele,
gli odds ratio multivariati-aggiustati (OR) e gli intervalli di confidenza
95% (IC) dell'IM non fatale associati a consumi inferiori a 1, 1, da 2 a 3 o superiori
a 4 tazzine di caffè al giorno erano rispettivamente: 1,00 (riferimento);
0,99 (0,69-1,44); 1,36 (1,01-1,83); 1,64 (1,14-2,34). I corrispondenti OR (IC
95%) per gli individui con il genotipo rapido *1A/*1A erano: 1,00; 0,75 (0,51-1,12);
0,78 (0,56-1,09); 0,99 (0,66-1,48) (p=0,04 per gene x consumo di caffè).
Per gli individui più giovani dell'età mediana (59 anni) gli OR
(IC 95%) associati al consumo di caffè erano rispettivamente di 1,00; 1,24
(0,71-2,18); 1,67 (1,08-2,60); 2,33 (1,39-3,89) tra i portatori dell'allele *1F.
I corrispondenti OR (IC 95%) per quelli con il genotipo *1A/*1A erano rispettivamente:
1,00; 0,48 (0,26-0,87); 0,57 (0,35-0,95), e 0,83 (0,46-1,51). CONCLUSIONI
L'assunzione di caffè è risultata associata all'incremento del rischio
di IM non fatale solo tra gli individui che metabolizzano lentamente la caffeina,
indicando che la caffeina gioca un ruolo in questa associazione. Assunzione
di caffè e rischio relativo di IM per il genotipo CYP1A2 *
Tazze
di caffè/die |
Casi (n)
|
Controlli
(n)
|
Odds
ratio (IC 95%)
|
*1A/*1A
|
900
|
932
|
-
|
<1
|
94
|
113
|
1,00
|
1
|
117
|
158
|
0,75
(0,51-1,12)
|
2-3
|
510
|
538
|
0,78
(0,56-1,09)
|
>4
|
179
|
123
|
0,99 (0,66-1,48)
|
*1A/*1F
+ *1F/*1F |
1114
|
1082
|
-
|
<1
|
108
|
156
|
1,00
|
1
|
117
|
180
|
0,99
(0,69-1,44)
|
2-3
|
636
|
595
|
1,36 (1,01-1,83)
|
>4
|
253
|
151
|
1,64
(1,14-2,34)
|
(*)
I risultati sono presentati usando il modello dell'allele dominante 1F
con i genotipi *1A/*1F e *1F/*1F combinati perché
entrambi i gruppi hanno una velocità di metabolizzazione della
caffeina simile.
|