MEDIUM-TERM VARIABILITY OF BLOOD PRESSURE AND POTENTIAL UNDERDIAGNOSIS
OF HYPERTENSION IN PATIENTS WITH PREVIOUS TRANSIENT ISCHEMIC ATTACK OR
MINOR STROKE
Cuffe RL, Howard SC, Algra A, et al.
Stroke 2006; 37:2776-83
La
variabilità della pressione arteriosa sistolica e diastolica implica
che le singole misurazioni non riescano a fornire una stima affidabile
della reale pressione, rendendo difficoltosa la diagnosi di ipertensione.
RIASSUNTO
CONTESTO e SCOPO La pressione arteriosa (PA) è il principale
fattore di rischio per ictus; tuttavia la variabilità delle misurazioni
della pressione sistolica e diastolica (PAS e PAD) determina l'impossibilità
che una singola determinazione fornisca una stima affidabile della PA
reale. Il monitoraggio ambulatoriale sulle 24 ore può correggere
gli effetti delle variazioni a breve termine, ma è importante considerare
anche la variabilità a medio termine. L'estensione della variabilità
a medio termine della PAè molto marcata nei pazienti con un pregresso
attacco ischemico transiente (TIA) o ictus. È stato studiato l'impatto
potenziale di questa variabilità sul probabile riconoscimento di
uno stato ipertensivo.
METODI Sono state analizzate misurazioni ripetute multiple di PA
in 3 ampie coorti di pazienti con TIA o con un ictus minore: il trial
UK-TIA (n=2098), il trial Dutch TIA (n=2953) e il trial
European Carotid Surgery (ECST; n=2646).
Sono stati calcolati i rapporti regression-dilution e i coefficienti di
variazione per PAS e PAD dal basale e misurazioni ripetute durante i 12
mesi seguenti. La categorizzazione basata sulle singole misurazioni basali
è stata inoltre confrontata con la categorizzazione fondata sulla
PA "usuale" successiva.
RISULTATI La correlazione tra misurazioni di PA al basale e 3-5
mesi dopo era scarsa (R2 0,17-0,31 per PAS e 0,10-0,20 per
PAD). La categorizzazione dei pazienti a partire dai valori basali portava
ad una classificazione sostanzialmente errata in relazione alla PA usuale.
Per esempio, tra i pazienti con PAS <140 mm Hg al basale, la percentuale
con una PAS usuale >= a 140 mm Hg era 31,6% nel trial UK-TIA, 48,2%
nel trial Dutch TIA e 57,7% nel ECST. Erano richieste almeno 3 misurazioni
consecutive di PAS <120 mm Hg per essere certi al 90% o più
che la PAS successiva non sarebbe stata >=140 mm Hg.
CONCLUSIONI Data la maggior variabilità a medio termine
della PA nei pazienti con un pregresso TIA o ictus rispetto alla popolazione
generale, misurazioni singole di PA bassa o normale potrebbero sostanzialmente
sottostimare la vera prevalenza di ipertensione.
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