STATIN
USE AND RECURRENCE OF ATRIAL FIBRILLATION AFTER SUCCESSFUL CARDIOVERSION
KH Humphries, M Lee, R Sheldon, et al.
Am Heart J 2007; 154:908-13
Nei pazienti che fanno uso di statine e di beta-bloccanti, si osserva
una significativa riduzione del rischio di ricorrenza di fibrillazione
atriale.
RIASSUNTO
CONTESTO Le statine hanno importanti effetti pleiotropici ed è
stato dimostrato che sono in grado di ridurre l'infiammazione vascolare
e l'incidenza di fibrillazione atriale (AF) dopo chirurgia cardiaca. Il
ruolo delle statine in pazienti con AF pre-esistente è scarsamente
conosciuto. È stato esaminato l'effetto di questi farmaci sulla
ricorrenza di AF in pazienti dopo una cardioversione con risultati positivi.
METODI In 625 pazienti con una nuova comparsa di AF, seguiti in
modo prospettico nel Canadian Registry of Atrial Fibrillation,
è stato valutato l'uso di statine e la ricorrenza documentata della
malattia dopo cardioversione positiva. È stata usata la regressione
logistica per modellare l'effetto dell'uso di statine sulla ricorrenza
di AF ad un anno, aggiustando anche per i potenziali confondenti, tra
cui i farmaci concomitanti.
RISULTATI In una popolazione prevalentemente maschile (62%), con
un'età media di 63 anni, il 12,3% dei soggetti era in terapia con
statine al basale. Complessivamente, il 32,5% ha documentato una ricorrenza
di AF ad 1 anno. Nei pazienti trattati con statine la percentuale era
pari al 23,4%, confrontata con un 33,8% nel gruppo non trattato (p=0,07).
Dopo aggiustamento per le differenze basali e l'uso concomitante di beta-bloccanti,
l'uso di statine era associato ad un 74% di riduzione della ricorrenza
di AF, ma solo negli utilizzatori di statine e beta bloccanti (OR 0,26;
IC 95% 0,10-0,66); invece la valutazione del dato su gli utilizzatori
di statine, ma non di beta bloccanti, dava un OR di 1,7 (0,44-2,58).
CONCLUSIONI In uno studio osservazionale di pazienti con una nuova
comparsa di AF l'uso di statine è stato associato ad un significativo
74% di riduzione nella probabilità di ricorrenza di AF, ma solo
se è presente un uso concomitante di beta bloccanti. Infatti le
statine da sole non erano associate ad alcun cambiamento nella ricorrenza
di AF.
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