POLIMORFISMO DI ADRB2 SULLA RISPOSTA ALLA TERAPIA CON BETA2-AGONISTI A LUNGA DURATA D'AZIONE



EFFECT OF ADRB2 POLYMORPHISMS ON RESPONSE TO LONGACTING BETA2-AGONIST THERAPY: A PHARMACOGENETIC ANALYSIS OF TWO RANDOMISED STUDIES
Bleecker ER, Postma DS, Lawrance RM, et al.
The Lancet 2007; 370:2118-2125



Contrariamente a quanto mostrato di recente, lo studio non ha evidenziato correlazioni tra il polimorfismo del gene per il recettore beta2-adrenergico e la risposta alla terapia combinata con beta2-agonisti e corticosteroidi inalatori in soggetti asmatici.

RIASSUNTO
CONTESTO Una nuova evidenza ha suggerito che i soggetti asmatici omozigoti per l'arginina in posizione 16 del recettore beta2-adrenergico (ADRB2) possono non beneficiare della terapia con beta2-agonisti a lunga durata d'azione. Perciò si è indagato se i polimorfismi di ADRB2 possano influenzare la risposta a beta2-agonisti a lunga durata d'azione in combinazione con corticosteroidi inalatori.
METODI Gli individui asmatici sono stati stratificati per genotipo di ADRB2 in due studi per verificare l'effetto della combinazione di corticosteroidi inalatori e beta2-agonisti a lunga durata d'azione sull'esacerbazione dell'asma. Nello studio 1 (in doppio cieco), 2250 asmatici sono stati assegnati in modo random al trattamento per 6 mesi con budesonide e formoterolo di mantenimento e al bisogno, budesonide e formoterolo a dosi fisse, o fluticasone e salmeterolo a dosi fisse. Lo studio 2 (in aperto) comprendeva 405 asmatici e confrontava un regime adattabile di budesonide e formoterolo con budesonide e formoterolo a dosi fisse e fluticasone e salmeterolo a dosi fisse, per 7 mesi. E' stata analizzata la relazione tra il polimorfismo ADRB2, gravi esacerbazioni e altre conseguenze dell'asma. Gli endpoint primari per gli studi 1 e 2 erano, rispettivamente, l'aggravamento dell'asma e il controllo della patologia valutato attraverso la misura delle esacerbazioni.
RISULTATI Nello studio 1, il genotipo Gly16Arg non aveva effetto sulla percentuale di partecipanti con esacerbazioni gravi in tutti i gruppi di trattamento (99 [12%] su 833 partecipanti Gly/Gly, 110 [11%] su 1028 Gly/Arg e 32 [9%] su 361 Arg/Arg). Gli end point secondari, tra cui il volume espiratorio forzato in 1 secondo, il picco di flusso espiratorio, l'uso di farmaci al bisogno e il numero di notti insonni erano simili tra i due gruppi. Non sono state rilevate relazioni tra l'aplotipo ADRB2 e gli end point primari e secondari. Nello studio 2, la frequenza delle esacerbazioni dell'asma (15 [9%] su 168 partecipanti Gly/Gly, 13 [8%] su 169 Gly/Arg e 6 [9%] su 67 Arg/Arg) ed altri end point dello studio erano molto simili tra tutti i genotipi ADRB2.
INTERPRETAZIONE Dal momento che lo studio non ha mostrato effetti farmacogenetici della variazione ADRB2 sulla risposta terapeutica nell'asma, i pazienti, indipendentemente dal loro genotipo, possono continuare a ricevere la combinazione di corticosteroidi inalatori e beta2-agonisti a lunga durata d'azione.