Fonte:
BIF 2008.
Estratto anticipato
RIASSUNTO
L'innovazione terapeutica si riferisce alle molecole che portano benefici
ai pazienti, rispetto ad opzioni già disponibili.
L'innovatività, in assenza di un dimostrato vantaggio terapeutico,
resta solo potenziale. L'AIFA ha affrontato il problema fissando i criteri
per l'individuazione del grado di innovazione terapeutica ed accettando
per l'ammissione alla rimborsabilità i farmaci che, attraverso
un monitoraggio d'uso, dimostrano un profilo di sicurezza ed efficacia
potenzialmente innovativo.
L'ivabradina appartiene alla classe degli inibitori della corrente IF,
che riducono la frequenza cardiaca nei soggetti con angina, senza presentare
gli effetti indesiderati di altri farmaci antianginosi, come broncospasmo
o bradicardia. L'ivabradina è stata approvata dall'EMEA per il
trattamento dei pazienti con angina stabile in ritmo sinusale che presentino
controindicazioni o intolleranze ai beta-bloccanti. Tuttavia, fino alla
verifica di tali premesse nella pratica clinica, l'innovatività
terapeutica del farmaco può considerarsi solo potenziale.
La prescrivibilità da parte del Servizio Sanitario Nazionale avverrà
attraverso un monitoraggio d'uso per tutti i pazienti ai quali i cardiologi
indicano il farmaco. Il cardiologo compila, alla prima visita, sia il
piano terapeutico sia una scheda contenente le informazioni cliniche necessarie
a valutare le motivazioni d'uso dell'ivabradina.
Entro 30 giorni, viene effettuato un primo follow-up per valutare la sicurezza
e per confermare la dose prescritta. Successivamente, la terapia potrà
essere gestita anche dal medico di medicina generale (MMG) per tutto il
periodo del monitoraggio. Sia il MMG che il cardiologo, in presenza di
una sospetta reazione avversa, valuteranno l'interruzione della terapia
e dovranno
compilare la scheda di segnalazione secondo le procedure della farmacovigilanza.
La stessa articolazione verrà mantenuta per uno studio osservazionale,
che arruolerà un campione di pazienti con angina stabile, indipendentemente
dalla prescrizione di ivabradina da parte del centro cardiologico.
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