Fonte:
EMEA. 30 luglio 2008 Sitagliptin
è un farmaco anti-iperglicemico di una nuova classe (inibitori
delle dipeptidil peptidasi-4); agisce inibendo la degradazione delle incretine
(glucagon-like peptide-1 (GLP-1) e glucose-dependent insulinotropic
polypeptide (GIP), ed aumentando i livelli di GLP-1 aumenta la secrezione
di insulina da parte delle beta-cellule pancreatiche in risposta al glucosio.
Sitagliptin inoltre sopprime la secrezione di glucagone, inappropriatamente
elevata nel diabete tipo 2, che contribuisce al mantenimento dell'iperglicemia.
Peraltro, sitagliptin non sopprime la risposta del glucagone all'ipoglicemia,
fattore protettivo in condizioni di bassi livelli glicemici. Nonostante vi siano ancora incertezze riguardo il meccanismo d'azione, alcuni aspetti associati all'uso di metformina nel paziente diabetico sono evidenti: metformina non stimola la secrezione di insulina, non induce ipoglicemia quando usata in monoterapia e non fa ingrassare. Tutto ciò è utile nel tipico paziente diabetico di tipo 2, obeso e con insulino-resistenza. I meccanismi proposti per spiegare l'effetto ipoglicemizzante di metformina sono essenzialmente due: inibizione della produzione epatica di glucosio, e stimolazione della captazione periferica (muscolare) del glucosio. La massima efficacia farmacologica di metformina in genere si ottiene per dosaggi di 2000 mg/die. La riduzione dei livelli plasmatici di glucosio a digiuno nei pazienti diabetici in trattamento con metformina è simile a quella riscontrabile durante trattamento con sulfoniluree. Il decremento della glicemia è tanto più marcato quanto più elevati sono i livelli glicemici di partenza. La metformina è più idonea al trattamento dei pazienti diabetici obesi e iperinsulinici, anche se la potenza dell'effetto ipoglicemizzante resta simile nei pazienti obesi e non obesi. RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO DOCUMENTO EMEA PER IL PUBBLICO
|