FARMACOGENETICA DEL GENE DELL'APOLIPOPROTEINA E DURANTE LA TERAPIA IPOLIPEMIZZANTE



PHARMACOGENETICS OF APOLIPOPROTEIN E GENE DURING LIPID-LOWERING THERAPY: LIPID LEVELS AND PREVENTION OF CORONARY HEART DISEASE
Nieminen T, Kähönen M, Viiri LE, et al.
Pharmacogenomics 2008; 9:1475-1486



Il polimorfismo APOE e2/e3/e4 sembra avere un effetto sull'efficacia del trattamento con statine, ma ancora poco si conosce circa i vantaggi di una stratificazione sugli esiti della malattia coronarica.


RIASSUNTO
Una concentrazione lipidica plasmatica non ottimale è uno dei più importanti tra i fattori di rischio modificabili di aterosclerosi. Perciò la prevenzione delle malattie cardiovascolari effettuata combinando la terapia ipolipemizzante con statine e altri agenti riveste una notevole importanza nei gruppi di pazienti in cui le correzioni dello stile di vita, come ad esempio le modificazioni della dieta, non portano ad un'adeguata riduzione dei livelli lipidi.
La risposta dei livelli di colesterolo LDL alla terapia con statine è altamente variabile. Ciò è in parte dovuto alle variazioni ereditarie dei geni coinvolti nella farmacocinetica, nella farmacodinamica e nel metabolismo lipidico.
La farmacogenetica della terapia ipolipemizzante è stata affrontata analizzando oltre 40 geni diversi. Il gene per l'apolipoproteina E (APOE) è stato più frequentemente studiato, soprattutto per quanto riguarda i polimorfismi e2/e3/e4. I soggetti con l'allele e4 sembrano avere la risposta più bassa, e quelli con l'allele e2 la risposta maggiore alle statine nella riduzione del colesterolo LDL. Inoltre, i portatori di e2 possono raggiungere gli obiettivi terapeutici più frequentemente dei portatori di e4.
Pochi studi hanno indagato le interazioni tra polimorfismi di APOE e2/e3/e4 e terapia ipolipemizzante in relazione al decorso della patologia coronarica; i risultati sono contradditori e per lo più inconcludenti.
Questa review riassume le conoscenze farmacogenetiche correlare all'influenza delle varianti del gene APOE sulla risposta lipidica e sulla prevenzione di eventi coronarici durante la terapia ipolipemizzante.

SOMMARIO
Polimorfismi APOE, aterosclerosi e patologia coronarica
ApoE agisce prevalentemente come elemento protettivo contro l'aterosclerosi grazie al suo ruolo nella rimozione dei remnant e nel trasporto inverso del colesterolo.
I portatori di APOE e4 hanno un rischio di CHD più alto degli omozigoti e3/e3.
I portatori di APOE e2 possono avere un rischio CHD più basso degli omozigoti e3/e3.
Polimorfismi APOE e risposta alla terapia ipolipemizzante
Gli omozigoti APOE e3 hanno maggiori percentuali di beneficio dal trattamento com statine nella riduzione delle LDL rispetto agli omozigoti APOE e4.
I portatori di APOE e2 hanno una maggior riduzione nel C-LDL durante il trattamento con statine rispetto agli omozigoti e3.
Polimorfismi APOE e decorso della malattia coronarica durante la terapia ipolipemizzante
La letteratura corrente sulla relazione tra polimorfismi di ApoE, statine e malattia coronarica non è sufficiente per conclusioni di ampia portata.