A CONTROLLED PHARMACOGENETIC TRIAL OF SIBUTRAMINE ON WEIGHT LOSS AND
BODY COMPOSITION IN OBESE OR OVERWEIGHT ADULTS
Grudell ABM, Sweetser S, Camilleri M, et al.
Gastroenterology 2008; 135: 1142-1154
Specifici marcatori genici possono essere indici di potenziale successo
della terapia di riduzione ponderale in pazienti trattati con sibutramina
e che seguono una terapia comportamentale: questa nuova ricerca ha identificato
le varianti geniche associate ad un significativo aumento dell'efficacia
del trattamento.
RIASSUNTO
CONTESTO E SCOPO La perdita di peso in risposta a sibutramina è
altamente variabile. E' stata valutata l'associazione tra marker specifici
di polimorfismi dei geni a2A dei recettori
adrenergici, 5-HTTLPR per la proteina di trasporto della serotonina (5-HT)
e GNb3, che codifica per la proteina G?3 associata
alla traduzione intracellulare del segnale, e il calo ponderale con sibutramina.
METODI E' stato condotto uno studio di farmacogenetica randomizzato
e in doppio cieco con terapia comportamentale e sibutramina (10 o 15 mg/die)
o placebo per 12 mesi in 181 partecipanti sovrappeso od obesi. Sono stati
misurati peso, indice di massa corporea, composizione corporea, svuotamento
gastrico e variazioni genetiche (genotipi a2A
C1291G, 5-HTTLPR e GNb3 C825T). E' stata usata
l'analisi della covarianza per valutare gli effetti del trattamento e
le associazioni di marker specifici dei geni in studio sulla perdita di
peso e sulla composizione corporea.
RISULTATI Sibutramina, 10 e 15 mg, portava a riduzione ponderale
(p=0,009). È stata osservata un'interazione significativa (p=0,018)
tra genotipo e trattamento specifico (gruppo sibutramina o gruppo placebo)
solo per i genotipi GN?3 (CC rispetto a TT/TC). Per ogni gene in studio,
sono stati osservati effetti significativi del trattamento a 12 mesi (p<0,017)
per tutte le varianti genotipiche specifiche (perdita di peso nei 2 dosaggi
di sibutramina vs placebo): a2A CC (-5 kg),
GNb3 TC/TT (-6 kg) e 5-HTTLPR LS/SS (-4,5 kg).
La presenza simultanea di due geni risultava in effetti significativamente
maggiori del trattamento con sibutramina sul peso corporeo (entrambi i
p<0,002): nei partecipanti con 5-HTTLPR LS/SS e con GN?3 TC/TT -6 kg
e in quelli con a2A CC e con GNb3
TC/TT -8 kg; tuttavia, gli effetti non erano sinergici. Il trattamento
con sibutramina portava anche ad una riduzione del grasso corporeo significativamente
più alta per le singole varianti genotipiche a2A
CC e GNb3 TC/TT (entrambi i p<0,02).
CONCLUSIONI La selezione dei pazienti basata sui geni definiti
può potenziare la risposta a sibutramina e alla terapia comportamentale
dell'obesità.
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