Fonte:
Ministero della Salute. 7 ottobre 2008
In
Italia, ogni cento bambini della classe terza elementare 24 sono in sovrappeso
e 12 obesi. Complessivamente si stimano oltre un milione di bambini tra
i sei e gli undici anni con problemi di obesità e sovrappeso: più
di un bambino su tre. Dati e stime sono il frutto del progetto "Okkio
alla SALUTE", un'indagine condotta nelle scuole italiane dal Ministero
del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali - CCM - e coordinata
dall'Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con il Ministero
della Istruzione, dell'Università e della Ricerca, 18 Regioni italiane
e con la partecipazione dell'Istituto Nazionale di Ricerca e Nutrizione.
"Sono
dati allarmanti - ha affermato il Sottosegretario alla Salute Francesca
Martini - che mostrano come il problema obesità sia non solo un
problema sanitario, ma soprattutto educativo e sociale e che serve un
approccio intersettoriale che, a partire dalla tutela della salute futura,
coivolga tutti gli attori in gioco, in primis la famiglia, poi la scuola,
le istituzioni fino alle aziede produttrici". Ed ancora "va
assolutamente rivalutata l'attività fisica ha proseguito il Sottosegretario
- oggi carente nella scuola italiana: auspico il ritorno ai giochi della
gioventù che tengano impegnati i bambini in una fascia di età
importante per il loro futuro. Insomma bisogna cominciare a pensare e
trattare l'obesità e il sovrappeso come una patologia seria che
produce malattie invalidanti nell'età adulta".
L'indagine
rappresenta il primo monitoraggio sulla popolazione in età evolutiva
condotto con strumenti e parametri uniformi, in accordo con l'Organizzazione
Mondiale della Sanità, in grado di fornire l'esatto quadro del
fenomeno in Italia e dati omogenei e confrontabili utili per la programmazione
e la valutazione degli interventi di prevenzione delle malattie croniche.
Lo
studio, condotto da 1028 operatori del SSN appositamente formati, ha misurato
il peso e l'altezza di circa 46 mila bambini in 2610 scuole elementari
, calcolandone l'indice di massa corporeo, e ci consegna una "mappa"
relativa al sovrappeso e all'obesità dei nostri bambini che mostra
differenze significative tra regione e regione, soprattutto tra Nord e
Sud.
In
particolare, se il sovrappeso appare piuttosto diffuso con valori vicini
alla media nazionale del 24 per cento nelle diverse aree del Paese , per
quanto riguarda l'obesità si riscontrano picchi maggiori con scostamenti
rilevanti dalla media nazionale in alcune regioni del Sud, con in testa
la Campania che ha un tasso di obesità del 21% , seguita dalla
Sicilia e dalla Calabria, rispettivamente con il 17 e 16%, contro una
media nazionale del 12% e i valori minimi del 4% in Friuli Venezia Giulia
o il 7% in Sardegna.
L'indagine
ha permesso anche una raccolta di dati sulle abitudini alimentari, sull'attività
fisica e sulla percezione del problema da parte dei genitori. Tra le cattive
abitudine alimentari, un'assente o scorretta prima colazione. Infatti,
l'11% dei bimbi salta la colazione e il 28% non la fa in maniera adeguata.
Troppe calorie (più di cento) , invece, alla merenda e quasi un
bambino su quattro non consuma né frutta né verdura.
Anche
l'attività fisica, nel nostro Paese, dai risultati dell'indagine,
sembra non avere la sua giusta collocazione. Molta televisione e videogiochi
e poca attività fisica sia a scuola che a casa. La metà
dei bambini, infatti, possiede un televisore in camera propria e solo
1 bambino su 10 svolge il livello di attività fisica raccomandato
per la sua età. La percezione del problema da parte dei genitori
sembra inversamente proporzionale alla frequenza statistica del peso in
eccesso: quattro mamme su dieci di bimbi in sovrappeso non ritengono che
il proprio figlio abbia un peso eccessivo rispetto all'altezza. Anche
la quantità di attività fisica sembra non avere la giusta
valutazione.
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