PRESCRIZIONI DI STATINE NEI PAZIENTI DIABETICI



PATTERNS AND PREDICTORS OF STATIN PRESCRIPTION IN PATIENTS WITH TYPE 2 DIABETES
Berthold HK, Gouni-Berthold I, Böhm M, et al.
Cardiovasc Diabetol 2009; 8:25


I risultati di questo studio dimostrano che la presenza di ipertensione, livelli alti di colesterolo LDL e microalbuminuria, tanto quanto l'aver fumato in passato, sono predittori positivi di prescrizioni di statine. D'altra parte, l'età anziana e giovane alla prima diagnosi di diabete, il sottopeso e il sovrappeso diminuiscono la probabilità di assumere statine.

RIASSUNTO
CONTESTO E' certo il beneficio delle statine per la prevenzione degli eventi cardiovascolari nel diabete di tipo 2, ma esiste un divario tra le raccomandazioni delle linee guida e la pratica clinica. Lo scopo di questo studio è stato identificare i fattori correlati al paziente predittori di prescrizioni di statine.
METODI E' stata valutata la qualità della cura in 51.640 pazienti con diabete di tipo 2 registrati in Germania. I pazienti sono stati stratificati in accordo con la prevenzione primaria e secondaria. E' stato calcolato il rischio a 5 anni di eventi cardiovascolari nei pazienti in prevenzione primaria. E' stato progettato un modello di regressione logistico multivariato aggiustato per determinare quali parametri influenzassero la prescrizione di statine.
RISULTATI Il 34% dei pazienti avevano una malattia aterosclerotica accertata e il 25,5% assumeva una statina. La prescrizione era significativamente maggiore nel gruppo di prevenzione secondaria rispetto a quello in prevenzione primaria (38,1% [IC 95% 37,4-38,9%] vs. 18,5% [IC 95% 18,0-19,0%], rispettivamente). In prevenzione primaria la probabilità di prescrizione di statine aumentava con il rischio cardiovascolare stimato (OR 1,17 per il 5% di aumento di rischio a 5 anni, IC 95% 1,11-1,22). I predittori positivi per la prescrizione di statine erano prevenzione secondaria, ipertensione, stato di ex-fumatore, livelli basali di colesterolo LDL e microalbuminuria. La probabilità di assumere statine aveva una relazione a U inversa con l'età (picco, 66 anni), l'età della prima diagnosi di diabete (picco, 56 anni), e l'indice di massa corporea (picco, 32 kg/m2). Il modello prediceva in modo corretto la prescrizione nel 70% dei pazienti.
CONCLUSIONI La maggior parte dei pazienti con diabete di tipo 2 non assumeva statine. I fattori predominanti che determinavano la prescrizione di statine sono lo stato di prevenzione del paziente e, in prevenzione primaria, il rischio cardiovascolare stimato. I risultati indicano che sebbene i medici siano a conoscenza del concetto generale di rischio cardiovascolare, falliscono nel mettere in pratica le linee guida.


Prevalenza delle entità delle differenti malattie aterosclerotiche (figure piccole) e rispettive frequenze di prescrizione di statine (figure grandi) per gli uomini (M) e per le donne (F)


Frequenza di prescrizione di statine non corretta, secondo l'età (A), età alla diagnosi di diabete (B) e indice di massa corporea (C)

Frequenza di prescrizione di statine non corretta negli uomini (A) e nelle donne (B) secondo il rischio stimato di CVD a 5 anni

Risultati dell'analisi di regressione multipla
Covariate
Odds ratio
IC al 95%
p
Malattie aterosclerotiche
7,27
5,75-9,20
<0,0001
Ipertensione
1,87
1,70-2,07
<0,0001
Fumo
,
,
0,08
Ex fumatori (a)
1,16
1,03-1,31
0,014
Fumatori correnti (a)
1,03
0,93-1,31
0,58
Albuminuria (albumina >=20 mg/dL)
1,06
1,003-1,16
0,037
LDL al basale (b)
1,11
1,06-1,16
<0,0001
Età alla prima diagnosi di diabete (c)
0,93
0,90-0,96
<0,0001
Età (d)
0,86
0,82-0,90
<0,0001
Indice di massa corporea (e)
0,93
0,89-0,97
<0,0001
(a) Rispetto ai non fumatori
(b) Odds ratio per un aumento di 10 mg/dL. F
(c) Odds ratio per una riduzione di 10 anni dal picco, 56 years
(d) Odds ratio per un aumento di o una riduzione di 10 anni dal picco, 66 anni
(e) Odds ratio per un aumento di o una riduzione di 5 kg/m2 dal picco, 31,6 kg/m2