RIASSUNTO
CONTESTO E' certo il beneficio delle statine per la prevenzione
degli eventi cardiovascolari nel diabete di tipo 2, ma esiste un divario
tra le raccomandazioni delle linee guida e la pratica clinica. Lo scopo
di questo studio è stato identificare i fattori correlati al paziente
predittori di prescrizioni di statine.
METODI E' stata valutata la qualità della cura in 51.640
pazienti con diabete di tipo 2 registrati in Germania. I pazienti sono
stati stratificati in accordo con la prevenzione primaria e secondaria.
E' stato calcolato il rischio a 5 anni di eventi cardiovascolari nei pazienti
in prevenzione primaria. E' stato progettato un modello di regressione
logistico multivariato aggiustato per determinare quali parametri influenzassero
la prescrizione di statine.
RISULTATI Il 34% dei pazienti avevano una malattia aterosclerotica
accertata e il 25,5% assumeva una statina. La prescrizione era significativamente
maggiore nel gruppo di prevenzione secondaria rispetto a quello in prevenzione
primaria (38,1% [IC 95% 37,4-38,9%] vs. 18,5% [IC 95% 18,0-19,0%], rispettivamente).
In prevenzione primaria la probabilità di prescrizione di statine
aumentava con il rischio cardiovascolare stimato (OR 1,17 per il 5% di
aumento di rischio a 5 anni, IC 95% 1,11-1,22). I predittori positivi
per la prescrizione di statine erano prevenzione secondaria, ipertensione,
stato di ex-fumatore, livelli basali di colesterolo LDL e microalbuminuria.
La probabilità di assumere statine aveva una relazione a U inversa
con l'età (picco, 66 anni), l'età della prima diagnosi di
diabete (picco, 56 anni), e l'indice di massa corporea (picco, 32 kg/m2).
Il modello prediceva in modo corretto la prescrizione nel 70% dei pazienti.
CONCLUSIONI La maggior parte dei pazienti con diabete di tipo 2
non assumeva statine. I fattori predominanti che determinavano la prescrizione
di statine sono lo stato di prevenzione del paziente e, in prevenzione
primaria, il rischio cardiovascolare stimato. I risultati indicano che
sebbene i medici siano a conoscenza del concetto generale di rischio cardiovascolare,
falliscono nel mettere in pratica le linee guida.
Prevalenza delle entità delle differenti malattie aterosclerotiche
(figure piccole) e rispettive frequenze di prescrizione di statine (figure
grandi) per gli uomini (M) e per le donne (F)
Frequenza di prescrizione di statine non corretta, secondo l'età
(A), età alla diagnosi di diabete (B) e indice di massa corporea
(C)
Frequenza
di prescrizione di statine non corretta negli uomini (A) e nelle donne
(B) secondo il rischio stimato di CVD a 5 anni
Risultati
dell'analisi di regressione multipla
Covariate
|
Odds
ratio
|
IC
al 95%
|
p
|
Malattie
aterosclerotiche
|
7,27
|
5,75-9,20
|
<0,0001
|
Ipertensione
|
1,87
|
1,70-2,07
|
<0,0001
|
Fumo
|
,
|
,
|
0,08
|
Ex
fumatori (a)
|
1,16
|
1,03-1,31
|
0,014
|
Fumatori
correnti (a)
|
1,03
|
0,93-1,31
|
0,58
|
Albuminuria
(albumina >=20 mg/dL)
|
1,06
|
1,003-1,16
|
0,037
|
LDL
al basale (b)
|
1,11
|
1,06-1,16
|
<0,0001
|
Età
alla prima diagnosi di diabete (c)
|
0,93
|
0,90-0,96
|
<0,0001
|
Età
(d)
|
0,86
|
0,82-0,90
|
<0,0001
|
Indice
di massa corporea (e)
|
0,93
|
0,89-0,97
|
<0,0001
|
(a) Rispetto
ai non fumatori
(b) Odds ratio per un aumento di 10 mg/dL. F
(c) Odds ratio per una riduzione di 10 anni dal picco, 56 years
(d) Odds ratio per un aumento di o una riduzione di 10 anni dal picco,
66 anni
(e) Odds ratio per un aumento di o una riduzione di 5 kg/m2 dal picco,
31,6 kg/m2
|