RIASSUNTO
Gli studi di genome-wide linkage e di associazione sono stati applicati
al diabete di tipo 2 allo scopo di trovare varianti geniche comuni
che contribuiscono al rischio di sviluppare la patologia. Sebbene siano
stati fatti dei progressi nella comprensione di quanto la variabilità
genica predisponga al diabete, è ancora carente la conoscenza di
quanto la genetica possa alterare la risposta al farmaco. La speranza
è che, in futuro, la farmacogenetica possa guidare la terapia antidiabetica,
migliorando così il controllo della glicemia e parallelamente minimizzando
gli effetti collaterali in ampi gruppi di pazienti.
Diabete:
evoluzione e trattamento della patologia
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Quasi
l'8% della popolazione americana è diabetica. |
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Il
diabete di tipo 2 è un disordine metabolico che nasce da una
complessa interazione tra geni e ambiente. |
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Le classi di farmaci disponibili per il trattamento del diabete, oltre
all'insulina, includono sulfoniluree, meglitinidi, biguanidi, tiazolidinedioni,
acarbosio, agonisti del recettore per il peptide-1 simil glucagone
e inibitori della dipeptidil peptidasi-4. |
Effetto delle varianti geniche sulla risposta al trattamento
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La
farmacogenetica ha probabilmente un impatto significativo nel definire
una terapia personalizzata per il diabete di tipo 2. |
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C'è
già una prima evidenza circa il coinvolgimento di geni quali
OCT 1, PPARG, KCNJ11, TCF7L2 e CDKAL1 nella variabilità di
risposta agli ipoglicemizzanti orali. |
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