Come
affermano molti osservatori del mercato farmaceutico il 2013 sarà
l'anno del "grande freddo" a causa delle scadenze brevettuali.
Innovazione, sviluppo dei generici e mercati emergenti come India, Cina,
Brasile, Messico, Russia, Corea del Sud e Turchia sono le grandi strategie
delle aziende farmaceutiche per riposizionarsi sul mercato. Ma non solo.
Ricerca e Sviluppo, ma soprattutto il marketing, sono il core business
delle multinazionali, che preferiscono delegare alloutsourcing leffettiva
produzione dei medicinali.
Guardando
allEuropa e in particolare allItalia, il mercato delloutsourcing
è cresciuto molto negli ultimi anni. Imprese che producono semilavorati,
macchinari, componenti e servizi industriali per le imprese farmaceutiche,
sono considerate la struttura portante della filiera farmaceutica. Nel
nostro Paese operano infatti tante grandi e piccole aziende meccaniche
di riconosciuta eccellenza, capaci di imporre in tutto il mondo soluzioni
flessibili e personalizzate.
Aziende che confezionano per conto terzi medicinali, anche in tirature
limitate, con tempi di consegna spesso molto stretti. I numeri dellindotto
farmaceutico, cioè linsieme dei settori che apportano beni
e servizi, parlano chiaro: circa 61 mila addetti, più di 11 miliardi
di euro di fatturato, un valore aggiunto di oltre 3,5 miliardi di euro
(dati Osservatorio Pharmintech 2009).
Le
imprese definite CMO (Contract Manufacturing Organizations) cedono
capacità produttiva e competenze tecnologiche e organizzative sul
mercato e le mettono a disposizione delle imprese farmaceutiche che operano
in outsourcing. Il fornitore specializzato possiede impianti produttivi
efficienti e innovativi, che consentono di utilizzare la capacità
produttiva ideale a seconda del ciclo di vita del farmaco. Si gestisce
la capacità produttiva nel corso del tempo, evitando gli elevati
costi fissi nelle fasi di avvio e in quelle di declino delle vendite.
I vantaggi per lindustria farmaceutica sono evidenti: ridurre i
costi fissi di produzione, abbassare il Break Even Point e aumentare la
flessibilità produttiva.
Con
la scadenza della copertura brevettuale, altri produttori possono usare
il principio attivo per creare altre versioni del farmaco ossia generici
riconosciuti come generici legali. La valenza economica del
medicinale generico è un fattore molto importante che permette
notevoli risparmi sia ai cittadini che al Servizio Sanitario Nazionale.
L'uso dei generici negli Usa consente di risparmiare un miliardo ogni
3 giorni (dati Ims Health: 121 miliardi nell'anno). In Francia nel 2008
si sono risparmiati 905 milioni di euro. Il generico si vende ancor poco
in Italia, dove i prezzi medi sono ancora alti. La Commissione Europea
ha pubblicato una relazione preliminare di un'indagine (che si chiuderà
nel 2009) sui ritardi nella commercializzazione dei generici dopo la scadenza
brevettuale.
Sia
per i farmaci in classe A che per quelli in classe C limportazione
parallela consente un risparmio per il Servizio Sanitario e per il consumatore,
che può acquistare un farmaco di marca a un prezzo inferiore. Limportazione
parallela è legale ed è regolamentata dal D.M. 29 agosto
1997. La qualità del prodotto è assicurata grazie ad una
minuziosa gestione dei controlli in tutte le fasi: attraverso una fitta
rete di contatti con aziende estere di consolidata esperienza, affidando
le operazioni di ri-confezionamento ad officine farmaceutiche autorizzate
al confezionamento secondario dalla Agenzia Italiana del Farmaco. Il farmaco
importato parallelamente deve essere conforme a quanto stabilito dalle
norme vigenti in materia di specialità medicinali.
Limportatore
parallelo pertanto provvede a rendere i prodotti idonei alla commercializzazione,
apponendo delle etichette o riconfezionandoli in modo da uniformarli agli
omologhi già presenti sul mercato. Secondo lOrganizzazione
mondiale della Sanità è contraffatto un farmaco su dieci.
Neanche l'Italia si salva, ma da noi il pericolo viaggia essenzialmente
via web perché il prodotto presso le farmacie e i corner sono abbastanza
controllati. Internet è il principale canale, non autorizzato,
per l'acquisto di ogni sorta di farmaco, e spopolano, quindi, quelli illegali.
Le
contraffazioni, rileva l'Oms, riguardano soprattutto antibiotici, 28%,
ormoni 18%, antiallergici 8% e antimalarici 7%. In testa ai paesi produttori
dei falsi farmaci c'é la Cina, da dove provengono anche molti principi
attivi non certificati: il 75% dei farmaci generici circolanti in Europa
sarebbe prodotto utilizzando tali principi.
Al
fine di evitare contraffazioni e per tutelare il consumatore è
stata lanciata una proposta nellambito del Pharma Package
dichiara Demetrio Pisani, Amministratore Delegato Falorni Srl. Codici
a barre e sigilli nelle confezioni, strumenti che tutelano il consumatore
e che consentono la completa rintracciabilità del farmaco immesso
sul mercato parallelo. Confezioni sicure come quelle originali, quindi,
nella fase di spacchettamento e impacchettamento in Paesi diversi da quelli
di produzione. In sperimentazione ci sono anche sistemi identificativi
a radiofrequenza per "accompagnare" i farmaci lungo tutta la
catena distributiva.
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