In occasione
del Congresso della Società Italiana di Gastroenterologia Epatologia
e Nutrizione Pediatrica (SIGENP) è stata presentata la nuova formulazione
in granulato per sospensione orale in bustina di esomeprazolo,
nella nuova indicazione per il trattamento della malattia da reflusso
gastroesofageo (MRGE) in età pediatrica nella fascia da 1 a 11
anni.
Si tratta in assoluto del primo inibitore di pompa protonica indicato
in età pediatrica e con una formulazione tale da facilitarne la
somministrazione proprio ai bambini.
Commenta Claudio Romano dell'Università di Messina: "Questa
formulazione di granulato in bustine è unica e rappresenta una
novità assoluta che migliorerà l'aderenza alla terapia rispetto
alle capsule e, conseguentemente, l'efficacia del trattamento. Studi di
farmacodinamica sull'esomeprazolo hanno evidenziato come questa molecola
presenti, rispetto agli altri inibitori di pompa protonica, un più
adeguato e prolungato controllo della secrezione acida".
In merito alla patologia in età pediatrica spiega il Prof. Cucchiara
del Policlinico Universitario Umberto I di Roma: "Il reflusso è
una condizione piuttosto normale in gran parte dei bambini. Il primo evento
avviene frequentemente durante i primi 12 mesi di vita con un picco di
incidenza di circa il 60% intorno ai 4 mesi. Almeno un episodio di rigurgito
al giorno si verifica nel 50% dei lattanti al di sotto dei 3 mesi di vita."
- prosegue il Professore -"Ma quando il reflusso di contenuto gastrico
in esofago determina uno stato di malattia, ad esempio con un danno alla
mucosa esofagea (esofagite), si parla di MRGE".
A conferma dell'utilizzo degli inibitori di pompa protonica in età
pediatrica, risultano interessanti i dati emersi da uno studio multicentrico
in cui 109 pazienti con MRGE dimostrata endoscopicamente (da 1 a 11 anni
di età) sono stati trattati con esomeprazolo una volta al giorno
per 8 settimane. Dei 45 pazienti sottoposti a ulteriore verifica endoscopica,
in quanto affetti dalla forma erosiva, 42 erano guariti dall'esofagite
erosiva durante le 8 settimane di trattamento.
"L'esofagite" aggiunge il prof. Romano "ha un'incidenza
valutabile tra il 5-8% nella fascia di popolazione al di sopra degli 8
anni e, insieme ad altri sintomi quali il bruciore (pirosi) e il dolore
gastrico (epigastralgia), può interferire sulla qualità
di vita del bambino determinando interruzione scolastica e risvegli notturni".
"La nuova formulazione" Ricorda il Prof. Cucchiara "viene
incontro ai bisogni di tante famiglie e di tanti pediatri che prescrivono
le terapie ai piccoli incapaci di deglutire compresse con il rischio di
somministrazione del farmaco in modo incontrollato e non ottimale".
Oltre al pediatra, anche la famiglia risulta avere un ruolo molto importante
nell'affrontare insieme al bambino la malattia e può dare un contributo
significativo curando l'alimentazione del piccolo in modo attento, evitando
quindi cioccolato, merendine farcite, succhi di frutta confezionati, bevande
gassate, panna, burro, insaccati. In sintesi, adottando una sana dieta
mediterranea ed evitando il soprappeso del bambino.
"Pediatri e genitori costituiscono quindi un sostegno imprescindibile
per la gestione e cura della MRGE, una patologia che colpisce anche i
più piccoli" conclude il Prof. Romano.
Il farmaco esomeprazolo è commercializzato dalla ditta farmaceutica
Astrazeneca.
Esomeprazolo 10 mg, granulato gastroresistente per sospensione orale in
bustina, è principalmente indicato per il trattamento della malattia
da reflusso gastroesofageo (MRGE) nei bambini da 1 a 11 anni di età.
La sospensione orale di esomeprazolo può essere usata anche nei
pazienti che hanno difficoltà a deglutire le compresse gastroresistenti
disperdibili. Per le indicazioni nei pazienti dai 12 anni di età
si rimanda al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto relativo alle
compresse gastroresistenti. Autorizzazione all'immissione in commercio:
Gazzetta Ufficiale n°88 del 16.04.2009
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