ARE
HIGH-RISK HYPERTENSIVE PATIENTS BEING PRESCRIBED CONCOMITANT STATIN THERAPY?:
A RETROSPECTIVE COHORT STUDY Chapman RH, Petrilla AA, Berman L, et al. Am J Cardiovasc Drugs 2009; 9:299-308 |
I risultati di questo studio mostrano che i medici agiscono conseguentemente all'evidenza dell'effetto delle statine nei pazienti normolipemici, ma ad alto rischio. |
RIASSUNTO CONTESTO Le linee guida sul trattamento dei pazienti dislipidemici si sono concentrate sui livelli lipidici e sulle valutazioni del rischio. Tuttavia, i pazienti normolipemici che hanno molteplici fattori di rischio per malattie cardiovascolari possono trarre benefici dalla terapia con gli inibitori dell'HMG-CoA reduttasi (statina). OBIETTIVO Esaminare la frequenza delle prescrizioni di statine nei pazienti che iniziavano il trattamento con farmaci antipertensivi in una clinica americana. Questo studio retrospettivo di coorte usava il PharMetrics' Patient-Centric Database per identificare gli individui arruolabili che erano in terapia antipertensiva (da settembre 2001 a febbraio 2004). DISEGNO DELLO STUDIO E PAZIENTI Sono stati inclusi nello studio i pazienti trattati di recente con antipertensivi e che presentavano vari livelli di rischio di malattie coronariche (CHD) (compresi: dislipidemia, CHD documentata, diabete mellito di tipo 2 e nessuna CHD ma tre o più fattori di rischio cardiovascolari). END POINT PRINCIPALI La probabilità cumulativa di ricevere un trattamento con statine ogni mese dopo l'inizio di una cura antipertensiva. La regressione logistica multivariabile è stata utilizzata per identificare i fattori associati alla terapia concomitante con statine. RISULTATI Dei 142.389 pazienti (età media 51,7 anni) trattati di recente con antipertensivi, a 32.056 (22,5%) erano state prescritte statine entro un anno. La probabilità cumulativa di prescrizione di statine aumentava con l'aumento del numero dei fattori di rischio di CHD, indipendentemente dallo stato dislipidemico. Dopo aggiustamento per età, sesso e altri potenziali predittori, i pazienti erano maggiormente inclini a ricevere un trattamento con statine se avevano una storia di dislipidemia (odds ratio aggiustato [AOR] 5,68; IC 95% 5,52-5,85), CHD accertata e insufficienza cardiaca congestizia (AOR 3,39; 3,16-3,63), o tre o più fattori di rischio cardiovascolari ma nessuna CHD (AOR 3,01; 2,74-3,30). CONCLUSIONI Tra i pazienti che iniziavano un trattamento antipertensivo, quelli con CHD accertata o fattori di rischio avevano maggiori probabilità di ricevere le statine, ma una sostanziale frazione di essi non ritornava a rinnovare la prescrizione. L'aumento dell'uso di statine potrebbe portare benefici ai pazienti ipertesi con fattori di rischio cardiovascolari supplementari. Fattori associati alla terapia con statine entro 12 mesi dall'inizio del trattamento antipertensivo
ARF= fattore di rischio supplementare; CHD= malattie coronariche; CHF= insufficienza cardiaca congestizia; CVD= malattie cardiovascolari; OR= odds ratio.
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