E' da pochi
giorni disponibile in farmacia un'associazione fissa di acido nicotinico
e laropiprant, una nuova opzione che si inserisce nel complesso
"mosaico terapeutico" a disposizione del medico per il trattamento
del paziente dislipidemico a rischio cardiovascolare.
Da 30 anni a questa parte la riduzione del colesterolo LDL è il
caposaldo della prevenzione e della terapia delle malattie cardiovascolari.
Questo approccio, grazie alla grande efficacia delle statine, ha dato
risultati molto positivi: a riduzioni dell'LDL fino ad un 50% dei suoi
valori ha associato una riduzione degli eventi cardiovascolari del 40-45%.
Tuttavia, il "rischio residuo" - vale a dire il rischio cardiovascolare
che, oltre al mancato raggiungimento dei target di colesterolo LDL, si
associa a bassi livelli di HDL e alti livelli di trigliceridi - è
stato, negli ultimi anni, uno dei principali obiettivi della ricerca in
ambito di prevenzione cardiovascolare. Un obiettivo al quale nessuna terapia
attualmente in uso è stata in grado di dare una risposta completa.
Il nuovo medicinale contiene due principi attivi: acido nicotinico (noto
anche come niacina o vitamina B3) e laropiprant. Agisce sul metabolismo
lipidico riducendo non solo i livelli di LDL, ma in egual misura i livelli
dei trigliceridi e determinando per la prima volta un incremento significativo
del colesterolo HDL. L'acido nicotinico, o niacina, molecola ben nota
ai lipidologi in quanto disponibile in terapia da oltre 50 anni, ha caratteristiche
molto particolari poiché la sua azione sul metabolismo lipidico
si esercita a diversi livelli. In particolare essa può determinare
un effetto di inibizione sul rilascio di acidi grassi a livello del tessuto
adiposo, che ha come conseguenze una ridotta capacità del fegato
di produrre nuovi trigliceridi. La molecola è inoltre in grado
di ridurre la sintesi di apoproteina B100 a livello epatico - inibendo
la formazione di VLDL -, modificare la densità delle LDL - riducendone
fortemente la componente densa e piccola -, e diminuire l'escrezione ed
il catabolismo dell'apoproteina I, determinando un mantenimento e un aumento
di livelli di colesterolo HDL. La niacina infine è attiva nei sistemi
quali la proteina trasportatore ABCA1, coinvolta nel trasporto inverso
dei lipidi. Recentemente si è dimostrato come molte delle azioni
esercitate dall'acido nicotinico siano mediate dall'interazione con recettori
specifici presenti in diversi distretti dell'organismo. Queste proprietà
farmacologiche permettono all'acido nicotinico di manifestare un profilo
lipidico particolarmente favorevole. In particolare, tra i vari agenti
ipolipidemizzanti, l'acido nicotinico è quello che manifesta la
maggiore efficacia sul colesterolo HDL (> 20%), cui si associa un'efficacia
sia sulle LDL sia sui trigliceridi, superiore al 20-30%. Infine il farmaco
si è dimostrato in grado di ridurre del 30 % i livelli di lipoproteina
(a), lipoproteina altamente aterogena ed associata ad un aumentato rischio
cardiovascolare.
Laropiprant riduce la sintomatologia tipica del "flushing" (rossore),
un comune effetto collaterale della niacina. Il laropiprant blocca selettivamente
il legame di una prostaglandina, la PGD2, al proprio recettore, il DP1.
La molecola della PGD2 induce vasodilatazione cutanea e determina i sintomi
del flushing, attivando la via metabolica del flushing mediata dal DP1.
Una serie di studi clinici ha chiaramente documentato che con il nuovo
farmaco 7 su 10 dei pazienti trattati non hanno riferito flushing o hanno
riferito flushing in forma lieve. In più, il flushing che si è
verificato nei restanti 3 pazienti su 10 si è ridotto nel tempo
fino ad approssimarsi al placebo dopo già le prime 6 settimane
di trattamento.
Il farmaco è indicato per il trattamento della dislipidemia, particolarmente
in pazienti con dislipidemia combinata mista (caratterizzata da elevati
livelli di colesterolo LDL e trigliceridi e bassi livelli di colesterolo
HDL) e in pazienti con ipercolesterolemia primaria (eterozigote familiare
e non-familiare).
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