ARRIVA IN ITALIA EPOETINA TETA PER L'ANEMIA RENALE O DA CHEMIOTERAPIA



Fonte: Pharmastar. 23 luglio 2010



Da pochi giorni è disponibile in Italia epoetina teta (Eporatio), un farmaco indicato per il trattamento dell'anemia associata a chemioterapia e dell'anemia renale, nei pazienti in predialisi e dialisi. L'efficacia è stata dimostrata anche a basse dosi e con una sola somministrazione alla settimana, per via sottocutanea. L'approvazione dell'EMA, rilasciata nell'ottobre del 2009, è valida in tutti i Paesi dell'UE.
Ottenuto mediante la tecnologia del DNA ricombinante, il farmaco è sviluppato e prodotto da Ratiopharm. Epoetina teta agisce nell'organismo in modo analogo all'eritropoietina umana, l'ormone secreto dai reni per stimolare la produzione di globuli rossi.
L'autorizzazione all'immissione in commercio è stata concessa dall'Autorità regolatoria europea sulla base dei risultati positivi degli studi clinici di confronto tra epoetina teta ed epoetina beta, nelle due indicazioni principali. Dai trial è emerso che i due farmaci sono ugualmente efficaci; la terapia con epoietina theta si è inoltre rivelata sicura e non ha dato problemi di immunogenicità.
Negli studi condotti su oltre 500 pazienti oncologici con anemia, in corso di trattamento chemioterapico, i ricercatori hanno utilizzato per epoetina teta un nuovo schema posologico, partendo con una dose d'attacco più bassa, pari a 20.000 UI a settimana per il primo mese, e aumentando successivamente il dosaggio a 40.000 UI, solo se il paziente non rispondeva alla terapia. Questo protocollo ha consentito di ridurre di circa il 25% la quantità di farmaco somministrata ai pazienti, rispetto al gruppo trattato con epoetina beta.
Nel trattamento dell'anemia renale, epoietina theta è stata studiata su oltre 1.000 pazienti: per somministrazione sottocutanea nei pazienti non ancora dializzati e per somministrazione endovenosa in quelli in emodialisi.
Altri studi hanno indagato la sicurezza di epoetina teta in trattamenti a lungo termine, fino a 15 mesi, nell'indicazione dell'anemia renale in pazienti in predialisi o in emodialisi. I risultati ottenuti sono stati positivi, con livelli di emoglobina stabili: in entrambe le categorie di pazienti, si è potuto mantenere costante il dosaggio per un periodo di trattamento prolungato, senza perdere in efficacia.