Dopo
il parere favorevole ottenuto pochi mesi fa dal CHMP, adesso è
arrivata puntuale l'approvazione della Commissione europea per l'antidiabetico
orale linagliptin, un nuovo inibitore della dipeptidil peptidasi 4 (DPP-4)
sviluppato da Boehringer Ingelheim ed Eli Lilly. Il farmaco è stato
approvato per l'impiego in combinazione con metformina oppure con metformina
e una sulfanilurea. Inoltre, linagliptin è stato anche approvato
in monoterapia per quei pazienti non adeguatamente controllati da dieta
ed esercizio fisico e nei quali l'uso della metformina sia inappropriato
a causa di intolleranza al farmaco oppure sia controindicato per la presenza
di insufficienza renale.
Attraverso l'inibizione della DDP-4, il farmaco aumenta i livelli circolanti
delle incretine GLP-1 e GIP che a loro volta inibiscono la secrezione
del glucagone, con conseguente abbassamento della glicemia, incremento
della secrezione di insulina e diminuzione dello svuotamento gastrico.
Il farmaco, che una volta in commercio si chiamerà Tradjenta, appartiene
alla stessa classe di sitagliptin, vildagliptin, alogliptin e saxagliptin.
Linagliptin è il primo, in questa classe, ad essere approvato in
un unico dosaggio (5 mg, una volta/die). Con linagliptin non sono necessari
aggiustamenti di dosaggio per i pazienti con compromissione renale o epatica.
Il farmaco si presenta in forma di compresse che possono essere assunte
sia con che senza cibo. Il farmaco riduce la glicemia in maniera glucosio-dipendente,
aumentando i livelli di incretine (GLP-1), che incrementano la produzione
di insulina post-prandiale e nell'intero arco della giornata.
DECISIONE COMMISSIONE EUROPEA
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