REVISIONE DELLE LINEE GUIDA PER LA DIAGNOSI E CURA DEL DIABETE



AMERICAN DIABETES ASSOCIATION CLINICAL PRACTICE RECOMMENDATIONS 2008
Diabetes Care 2008; 31(suppl 1)


INDICE

- Introduction
- Summary of Revisions for the 2008 Clinical Practice Recommendations
- Executive Summary: Standards of Medical Care in Diabetes-2008
- Standards of Medical Care in Diabetes-2008
- Diagnosis and Classification of Diabetes Mellitus
- Nutrition Recommendations and Interventions for Diabetes: A position statement of the American Diabetes Association
- Diabetes Care in the School and Day Care Setting
- Diabetes Management in Correctional Institutions
- Hypoglycemia and Employment/Licensure
- Third-Party Reimbursement for Diabetes Care, Self-Management Education, and Supplies
- National Standards for Diabetes Self-Management Education
- Technical Reviews
- Committee Reports & Consensus Statements
- Position Statements

Si riportano di seguito i punti essenziali delle linee guida per la diagnosi e la cura del diabete.
Le lettere fra parentesi indicano il livello di evidenza scientifica a supporto di ciascuna raccomandazione contenuta nelle linee guida.

DIAGNOSI DI DIABETE
• Per la diagnosi di diabete nei bambini e negli adulti, esclusa la gravidanza, la glicemia a digiuno (FPG) è il test preferibile; l'uso dei valori di emogobina glicosilata (HbA1C) non è indicato per la diagnosi (E).

SCREENING PER PRE-DIABETE E DIABETE
• Lo screening di pre-diabete e diabete tipo 2 in soggetti asintomatici dovrebbe essere preso in considerazione nei pazienti in sovrappeso o obesi (IMC>25 kg/m2) in presenza di almeno un fattore di rischio addizionale. Senza fattori di rischio il test dovrebbe essere effettuato dopo i 45 anni (B).
• Se il test risulta normale, ripetere ad intervalli di almeno 3 anni (E).
• I test appropriati nel pre-diabete e nel diabete sono la FPG e il test di tolleranza (OGTT) con carico di glucosio di 75 g (B).
• In caso di alterata glicemia a digiuno (IFG) deve essere presa in considerazione l'esecuzione di una OGTT per definire meglio il rischio di diabete (E).
• Nei soggetti con pre-diabete si dovrebbero valutare e trattare, in modo appropriato, gli altri fattori di rischio (B).

PREVENZIONE/RITARDO DEL DIABETE DI TIPO 2
• I pazienti con IGT (A) o IFG (E) dovrebbero ricevere un'indicazione a diminuire di peso del 5-10% e ad aumentare l'attività fisica, portandola a 2h 30' alla settimana.
• L'intervento di consulenza nel follow up sembra migliorare le probabilità di successo (B) (E).
• Oltre ai consigli sullo stile di vita, deve essere presa in considerazione la terapia con metformina nei pazienti ad alto rischio di diabete (combinazione di IFG e IGT associati ad altri fattori di rischio), obesi e con età <60 anni (E).
• I soggetti con pre-diabete devono essere sottoposti a monitoraggio annuale (E).

TARGET GLICEMICI
" L'abbassamento dei livelli di HbA1C <7% ha dimostrato di ridurre le complicanze microvascolari e neuropatiche del diabete e probabilmente anche la malattia macrovascolare nei pazienti adulti; quindi valori di HbA1C <7 rappresentano il target da raggiungere nei soggetti adulti, esclusa la donne gravide (A).
• L'abbassamento entro valori normali di HbA1C <6% è possibile in pazienti selezionati senza significative ipoglicemie (B), questo alla luce di studi epidemiologici che dimostrano che per valori decrescenti di HbA1C dal 7% al range normale <6% è evidente un piccolo, ma costante e progressivo beneficio.
• È raccomandato uno stretto controllo dei valori di HbA1C nei pazienti pediatrici, con anamnesi di ipoglicemie gravi, con ridotta aspettativa di vita, con comorbidità, con una lunga storia di malattia e minime o stabili complicanze microvascolari (E).

TERAPIA NUTRIZIONALE MEDICA (MNT)
• I soggetti con pre-diabete e diabetici dovrebbero ricevere una Terapia Nutrizionale Medica (TNM) individualizzata utile per il raggiungimento degli obiettivi terapeutici (B).
• Nei pazienti sovrappeso ed obesi insulino-resistenti un modesto calo ponderale si è dimostrato efficace nel ridurre l'insulino-resistenza. Quindi la perdita di peso è consigliata in questi pazienti che sono a rischio di sviluppare diabete (A).
• Per perdere peso possono essere efficaci sia una dieta a basso contenuto di carboidrati che una a basso contenuto di grassi con restrizione calorica (A).
• Nei pazienti con dieta a basso contenuto di carboidrati è necessario effettuare il monitoraggio del profilo lipidico, della funzionalità renale e dell'apporto proteico e l'aggiustamento della terapia ipoglicemica (E).
• L'attività fisica e modificazioni comportamentali rappresentano componenti importanti dei programmi di riduzione del peso e sono soprattutto utili per mantenere il peso raggiunto (B).
• Il monitoraggio dell'intake di carboidrati è la strategia chiave per raggiungere il controllo glicemico (A). Nei pazienti diabetici l'uso dell'indice glicemico e del carico glicemico può migliorare sensibilmente il controllo glicemico rispetto alla sola valutazione dei carboidrati totali nella dieta (B).

ATTIVITA' FISICA
• I diabetici dovrebbero sottoporsi ad almeno 150 minuti a settimana di attività fisica aerobica ad intensità moderata, raggiungendo il 50%-70% della frequenza cardiaca max (A); se non sussistono controindicazioni i soggetti con diabete di tipo 2 dovrebbero effettuare un allenamento di resistenza tre volte a settimana (A).

VALUTAZIONE PSICOSOCIALE E CURA
• I soggetti diabetici dovrebbero essere valutati in considerazione del loro lavoro, della condizione medica individuale, del regime terapeutico e della storia clinica (E) con accesso a tutte le classi di farmaci antidiabetici, strumenti e forniture specifiche senza eccessivi controlli (E).