PRIMARY
PREVENTION OF CARDIOVASCULAR DISEASE AND TYPE 2 DIABETES IN PATIENTS AT
METABOLIC RISK: AN ENDOCRINE SOCIETY CLINICAL PRACTICE GUIDELINE
Rosenzweig JL, Ferrannini E, Grundy SM, et al.
J Clin Endocrinol Metab, pubblicato on line il 29 luglio 2008
RIASSUNTO
OBIETTIVI Sviluppare linee guida di pratica clinica per la prevenzione
primaria di CVD e diabete mellito di tipo 2 (DM) in pazienti a rischio
metabolico.
CONCLUSIONI I professionisti sanitari dovrebbero introdurre nella
loro pratica clinica misure concrete per ridurre il rischio di sviluppare
CVD e DM. Queste includono uno screening regolare e l'identificazione
dei pazienti a rischio metabolico (ad alto rischio sia per CVD che per
DM) con la misurazione di pressione arteriosa, circonferenza vita, profilo
lipidico a digiuno e glicemia a digiuno. Tutti i pazienti identificati
come aventi un rischio metabolico dovrebbero essere sottoposti alla valutazione
del rischio globale a 10 anni sia per CVD che per patologie coronariche.
Questo punteggio determinerà i target della terapia per la riduzione
delle lipoproteine contenenti ApoB. Occorre prestare particolare attenzione
al trattamento dell'ipertensione per i target indicati da questa linea
guida. Lo stato protrombotico associato al rischio metabolico dovrebbe
essere trattato con interventi di correzione dello stile di vita e, ove
necessario, tramite profilassi con aspirina a basse dosi. I pazienti con
pre-diabete (ridotta tolleranza al glucosio o alterata glicemia a digiuno)
dovrebbero essere controllati ad intervalli di 1 o 2 anni per lo sviluppo
di diabete, misurando sia la glicemia a digiuno che quella dopo carico
di glucosio. Per la prevenzione di CVD e DM, si raccomanda di dare priorità
alla correzione dello stile di vita. Ciò include le modificazioni
anti-aterogeniche della dieta, un programma di aumento dell'attività
fisica e la riduzione ponderale. I tentativi di promuovere modificazioni
dello stile di vita dovrebbero essere considerati componenti importanti
della gestione medica dei pazienti, allo scopo di ridurre il rischio di
CVD e di DM.
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