|
non
ci sono circostanze che impongono o escludono la terapia anticoagulante:
i medici devono considerare rischi e benefici del trattamento |
|
nella
fase iniziale del trattamento di pazienti con trombosi attiva (ad
esempio, trombosi venosa profonda) o alto rischio di trombosi, anticoagulanti
con azione a rapida insorgenza devono essere utilizzati in concomitanza
a warfarin |
|
devono
essere evitate dosi di carico di warfarin |
|
farmaci
prescritti, medicinali da banco, supplementi dietetici e prodotti
erboristici possono alterare l'efficacia di warfarin o di antagonisti
della vitamina K e/o ridurre quella di aggreganti piastrinici |
|
la
vitamina K deve essere utilizzata per contrastare l'eccessivo effetto
anticoagulante di warfarin; il dosaggio dipende dall'entità
dell'aumento di INR e da segni o sintomi di sanguinamento; la vitamina
K può portare a resistenza a warfarin e di conseguenza all'aumento
del rischio di tromboembolismo |
|
indipendentemente
dal tipo di anticoagulante, è importante che i pazienti siano
istruiti a avvisare tempestivamente il personale sanitario circa la
loro terapia, specie se devono essere sottoposti a procedure invasive |
|
deve
essere incoraggiato il ruolo attivo del paziente nella gestione del
trattamento |
|
pazienti
gravide con valvole cardiache artificiali hanno necessità complesse
circa la coagulazione e devono essere seguite da uno specialista |