RIASSUNTO
L'ipercolesterolemia familiare (FH) è una condizione autosomica
dominante che può determinare uno sviluppo precoce di ateroma e
di malattia coronarica. La maggioranza degli individui affetti è
eterozigote, con una frequenza stimata nella popolazione di 1 su 500,
e ha un genitore malato. Molto più raramente, i bambini possono
essere omozigoti, con una frequenza di 1 su un milione e con entrambi
i genitori malati. lo sviluppo di trattamenti più efficaci per
questa condizione ha sollevato dubbi circa il tempo ottimale di inizio
della terapia e ha reso necessarie indagini specificamente focalizzate
sui bambini. Inoltre il tasso crescente di obesità negli adulti
e nei bambini è associato ad un aumento del rischio di malattie
cardiovascolari nei soggetti senza storia familiare di ipercolesterolemia.
La pronta identificazione dei bambini con obesità ed elevati livelli
di colesterolo può aiutare a modificare il rischio cardiovascolare
negli anni successivi.
Negli Stati Uniti, l'American Academy of Pediatrics (AAP) ha aggiornato
le sue linee guida per la gestione della colesterolemia nei bambini. Esse
affermano l'importanza di includere nello screening dei fattori di rischio
cardiovascolare nei bambini quelli di età compresa tra 2 e 10 anni,
con un indice di massa corporea (IMC) oltre l'85° percentile età-specifico,
a differenza di quanto raccomandato dal National Institute for Health
and Clinical Excellence (NICE) britannico, che indica il 98° percentile.
|