GESTIONE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE NEI PAZIENTI CON ARTRITE REUMATOIDE



EULAR EVIDENCE-BASED RECOMMENDATIONS FOR CARDIOVASCULAR RISK MANAGEMENT IN PATIENTS WITH RHEUMATOID ARTHRITIS AND OTHER FORMS OF INFLAMMATORY ARTHRITIS
Peters MJ, Symmons DP, McCarey D, et al.
Ann Rheum Dis, pubblicato on line il 22 settembre 2009



RIASSUNTO
OBIETTIVI Sviluppare raccomandazioni basate sull'evidenza per la gestione del rischio cardiovascolare in pazienti con artrite reumatoide (RA), spondilite anchilosante (AS) e artrite psoriasica (PsA).
METODI Una commissione multidisciplinare di esperti è stata convocata come task force dell'EULAR Standing Committee for Clinical Affairs (ESCCA), comprendente 18 membri tra cui reumatologi, cardiologi, internisti ed epidemiologi, rappresentanti nove Stati europei. Sono state individuate le aree di intervento e le relative parole chiave per la ricerca sistematica in letteratura. Tale ricerca è stata condotta usando MedLine, Embase e Cochrane library fino a maggio 2008. Sulla base di questa review e in accordo alle procedure standardizzate dell'EULAR, la commissione ha formulato raccomandazioni basate sull'evidenza e sull'opinione degli esperti per la valutazione e la gestione del rischio CV in pazienti con artrite infiammatoria.
RISULTATI La valutazione annuale del rischio CV usando le linee guida nazionali è raccomandata per tutti i pazienti con RA e deve essere considerata per quelli con AS e PsA. Ogni fattore di rischio CV identificato dovrebbe essere trattato in accordo con le linee guida locali. Se non sono disponibili linee guida locali, bisognerebbe ricorrere alla funzione SCORE. Oltre a un'appropriata gestione del rischio CV, è raccomandata la soppressione aggressiva dei processi infiammatori, allo scopo di ridurre il rischio ulteriormente.
CONCLUSIONI Sono state definite dieci raccomandazioni:

1)
  L'artrite reumatoide deve essere considerata come una patologia in cui il rischio cardiovascolare è elevato, sia per un aumento della prevalenza dei tradizionali fattori di rischio CV che per il quadro infiammatorio associato. Sebbene le evidenze siano minori, questo è applicabile anche a spondilite anchilosante e artrite psoriasica.
2)
  Per ridurre il rischio cardiovascolare è necessario un adeguato controllo dell'attività dell'artrite.
3)
  Tutti i pazienti con RA dovrebbero sottoporsi annualmente a una valutazione del rischio secondo quanto indicato dalle linee guida nazionali. Questo dovrebbe essere considerato anche per tutti i pazienti con spondilite anchilosante e artrite psoriasica. Quando viene cambiata la terapia antireumatica, la valutazione del rischio deve essere ripetuta.
4)
  Per i pazienti con RA, i modelli di risk-score devono essere adattati introducendo un fattore moltiplicativo di 1,5 se il soggetto rientra in due dei seguenti tre criteri: durata della patologia superiore ai 10 anni, positività al fattore reumatoide o al peptide citrullinato anti-ciclico e presenza di alcune manifestazioni extra-articolari.
5)
  Quando si determina il rischio cardiovascolare con il modello SCORE, deve essere utilizzato il rapporto trigliceridi/colesterolo HDL.
6)
  L'intervento per la gestione del rischio cardiovascolare deve seguire le indicazioni delle linee guida nazionali.
7)
  Le opzioni terapeutiche preferibili sono statine, ACE inibitori e/o bloccanti del recettore dell'angiotensina.
8)
  L'effetto degli inibitori COX-2 e della maggior parte dei FANS sul rischio cardiovascolare non è completamente determinato e deve essere ulteriormente studiato. I medici dovrebbero perciò usare cautela nel prescrivere questi farmaci, specie in pazienti con fattori di rischio cardiovascolare o CVD documentate.
9)
  Quando vengono prescritti corticosteroidi, dovrebbe essere considerata la dose più bassa possibile.
10)
  I pazienti dovrebbero essere attivamente incoraggiati a smettere di fumare.