ASPIRIN
FOR PRIMARY PREVENTION OF CARDIOVASCULAR DISEASE IN PEOPLE WITH DIABETES Pignone M, Alberts MJ, Colwell JA, et al. Circulation 2010; 121:2694-2701 |
Un
nuovo statement sull'utilizzo dell'aspirina per la prevenzione primaria
di patologie cardiovascolari in pazienti con diabete suggerisce che un basso
dosaggio di aspirina è "ragionevole" in coloro che non
presentano nella loro storia eventi cardiovascolari ma che mostrano un incremento
del rischio di eventi cardiovascolari a 10 anni. Le nuove raccomandazioni,
da una dichiarazione comune dell'American Diabetes Association (ADA),
dell'American Heart Association (AHA) e dell'American College
of Cardiology (ACC), prevede essenzialmente richiede maggior aderenza
ai criteri per l'uso dell'aspirina nella popolazione diabetica. Raccomandazioni Sulle basi delle evidenze attualmente disponibili, l'aspirina sembra presentare un modesto effetto sugli eventi cardiovascolari (riduzione del RR di circa il 10%), con la riduzione assoluta degli eventi con base CV (i soggetti che presentano un più alto rischio al basale dovrebbero avere un maggiore beneficio). Il principale evento avverso sembrerebbe essere un incremento del rischio di emorragia gastrointestinale. L'eccesso di rischio può essere alto fino al 5 per 1000 per anno nella pratica reale. Negli adulti con rischio CV maggiore dell'1% per anno, il numero di eventi CV evitati sarà simile o maggiore al numero di eventi emorragici indotti, sebbene gli eventi considerati (infarto miocardico, ictus ed emorragie del tratto gastrointestinale) non abbiano uguale effetto a lungo termine sulla salute. Sono state sviluppate raccomandazioni sulla base di questi dati. L'effetto dell'aspirina per la prevenzione primaria di eventi CV in soggetti diabetici è tutt'ora non chiaro. Ad oggi, i trial hanno raggiunto risultati diversi, ma in generale suggeriscono che l'aspirina riduce in modo modesto il rischio di eventi cardiovascolari. Sono necessarie ulteriori ricerche per meglio definire gli effetti specifici dell'aspirina nei diabetici, includendo le differenze sesso-specifiche. Per ora si raccomanda quanto segue:
Valutazione del rischio cardiovascolare Tali raccomandazioni dipendono da accurate valutazioni del rischio cardiovascolare come parte di un processo decisionale per l'uso di aspirina. Tutti i pazienti con diabete non hanno elevato rischio cardiovascolare, nonostante le assunzioni di alcune linee guida precedenti. Vengono qui fornite linee guida terapeutiche basate su una combinazione di età, sesso e altri fattori di rischio o sulla stima del rischio cardiovascolare assoluto. Un'importante considerazione è che i pazienti potrebbero acquisire fattori di rischio addizionali nel tempo, e ciò potrebbe richiedere una rivalutazione del profilo di rischio generale. Le raccomandazioni assolute basate sul rischio richiedono l'uso di appositi strumenti predittivi (algoritmi). Terapie concomitanti Il fatto che i pazienti abbiano rischio CV sufficiente da giustificare l'uso di aspirina sotto queste assunzioni dipenderà anche da altri interventi per la riduzione del rischio CV, tra cui l'uso di statine, il controllo dei livelli pressori e l'interruzione del fumo. Anche ciascuna di queste strategie riduce il rischio di eventi CV e ciò dovrebbe essere considerato al momento della decisione riguardo l'utilizzo di aspirina. Se questi trattamenti fossero adottati per primi, meno pazienti con diabete rimarrebbero ad un livello di rischio sufficiente da giustificare l'uso di aspirina, alla luce dei potenziali effetti avversi. Anche se la riduzione del rischio con queste terapie aggiuntive non è immediata, i loro effetti potrebbero essere considerati sufficientemente rapidi da essere incorporati nel processo decisionale.
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