ANTIARRHYTHMIC
EFFECT OF CARVEDILOL AFTER ACUTE MYOCARDIAL INFARCTION: RESULTS OF THE
CARVEDILOL POST-INFARCT SURVIVAL CONTROL IN LEFT VENTRICULAR DYSFUNCTION
(CAPRICORN) TRIAL
McMurray J, Kober L, Robertson M, et al.
J Am Coll Cardiol 2005; 45:525-30
RIASSUNTO
CONTESTO Le aritmie ventricolari ed atriale sono comuni dopo un
infarto miocardico acuto (IMA) e sono associate ad una prognosi povera.
Gli inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE) riducono
l'incidenza di entrambi i tipi di aritmia.
OBIETTIVI Verificare se i beta-bloccanti riducano l'aritmia atriale
e se in combinazione con gli ACE-inibitori quella ventricolare.
METODI L'effetto antiaritmico di carvedilolo (beta-bloccante) è
stato esaminato in un trial multicentrico, controllato con placebo, denominato
Carvedilol Post-Infarct Survival Control in Left Ventricular Dysfunction
(CAPRICORN) study, che ha arruolato 1959 pazienti con ridotta
funzionalità sistolica ventricolare sinistra dopo IMA, 98% dei
quali era in terapia con ACE-inibitori.
RISULTATI L'incidenza del flutter/fibrillazione atriale era di
53/984 (5,4%) nel gruppo placebo e di 22/975 (2,3%) nel gruppo con carvedilolo,
con un hazard ratio (HR) di 0,41 (IC 95% 0,25-0,68; p=0,0003). Il tasso
corrispondente di flutter/fibrillazione/tachicardia ventricolare era di
38/984 (3,9%) e 9/975 (0,9%) (HR 0,24; 0,11-0,49; p<0,0001).
CONCLUSIONI Carvedilolo esercita un potente effetto antiaritmico
dopo IMA, anche in pazienti già trattati con un ACE-inibitore.
Il farmaco sopprime le aritmie sia ventricolari che atriali in questi
pazienti.
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