REDUCTION
IN CARDIOVASCULAR EVENTS WITH ATORVASTATIN IN 2,532 PATIENTS WITH TYPE 2 DIABETES:
ANGLO-SCANDINAVIAN CARDIAC OUTCOMES TRIAL--LIPID-LOWERING ARM (ASCOT-LLA) Sever
PS, Poulter NR, Dahlof B, et al. Diabetes Care 2005; 28:1151-1157
La
diminuzione dei livelli di colesterolo ottenuta con atorvastatina reduce gli eventi
cardiovascolari in pazienti con diabete di tipo 2 senza malattie coronariche documentate
e con ipertensione ben controllata. Questi dati, provenienti da un'ulteriore analisi
dello studio ASCOT (Anglo-Scandinavian Cardiac Outcomes Trial),
confermano che, indipendentemente dai livelli basali di colesterolemia, la terapia
con atorvastatina nei pazienti diabeti ed ipertesi riduce di circa un quarto gli
eventi avversi cardiovascolari. Lo studio ASCOT aveva arruolato più
di 10.000 pazienti ipertesi con livelli basali di colesterolemia non marcatamente
elevati, ma con almeno 3 fattori di rischio cardiovascolare e li aveva randomizzati
al trattamento con atorvastatina 10 mg/die o placebo. Questa ricerca si è
focalizzata su un sottogruppo di 2532 partecipanti, che presentavano la patologia
diabetica all'arruolamento. Dopo un periodo mediano di 3,3 anni, le concentrazioni
di colesterolo totale ed LDL nei pazienti trattati con la statina erano di circa
1 mmol/L più basse di quelle nei pazienti in placebo. Sono stati osservati
116 (9,2%) eventi o procedure cardiovascolari maggiori nel gruppo con il farmaco
e 151 (11,9%) nel gruppo con il placebo, con una riduzione significativa (p=0,036). Nel
gruppo in trattamento attivo si sono verificati meno eventi coronarici e ictus;
tuttavia, a causa del piccolo numero coinvolto, queste differenze non erano statisticamente
significative. Nonostante ciò. Il rischio proporzionale era simile a quello
dei partecipanti senza diabete. Gli autori concludono che sembra ragionevole
ipotizzare una terapia routinaria con statine, particolarmente nei pazienti anziani
e in quelli affette da tempo dal diabete. Non ci sono buone ragioni per non includere
questi farmaci nella strategia di intervento messa in atto nei pazienti con diabete
di tipo 2. |