CLOPIDOGREL
AND ASPIRIN VERSUS ASPIRIN ALONE FOR THE PREVENTION OF ATHEROTHROMBOTIC
EVENTS
Bhatt DL, et al.
ACC Annual Scientific Session 2006, Atlanta
DISEGNO
DELLO STUDIO
Trial randomizzato, in cieco e controllato con placebo.
Pazienti arruolati: 15603
Follow up medio: 2,3 anni
Età media dei pazienti: 64,9 anni.
Femmine: 30%
Endpoint primario: composito di morte cardiovascolare, infarto
del miocardio (IM) ed ictus.
Endpoint secondario: composito di morte cardiovascolare, infarto
del miocardio, ictus, ospedalizzazione per angina instabile, attacco ischemico
transiente o procedure di rivascolarizzazione.
Popolazione di pazienti: presenza dei seguenti fattori di rischio
(2 maggiori, 3 minori o 1 maggiore, 2 minori). Maggiori: diabete,
nefropatia diabetica, indice di Windsor (ABI) <0,9, stenosi carotidea
asintomatica >=70%, >=1 placca carotidea evidenziata da un ispessimento
intimo-mediale (IMT). Minori: pressione arteriosa sistolica >=150
mm Hg nonostante una terapia farmacologica di almeno 3 mesi, ipercolesterolemia
primaria, fumo (almeno 15 sigarette/die), età>=65 anni per i
maschi e >=70 per le femmine.
Esclusione: terapia orale antitrombotica cronica per la possibile
interferenza con l'efficacia della valutazione (diminuzione della sensibilità
del trial e aumento del rischio di sanguinamento).
DESCRIZIONE
L'obiettivo di questa sperimentazione clinica era quello di valutare l'efficacia
di una terapia antiaggregante con la sola aspirina confrontata con aspirina
più clopidogrel in pazienti ad alto rischio con malattia cardiovascolare
stabile.
IPOTESI
La terapia ambivalente aspirina/clopidogrel potrebbe essere superiore
alla monoterapia con aspirina per i pazienti in prevenzione primaria ad
alto rischio o in prevenzione secondaria con malattia cardiovascolare
stabile.
FARMACI E PROCEDURE USATE
I pazienti sono stati randomizzati a clopidogrel (n=7802, 75 mg/die) o
placebo (n=7801), con una terapia di base con aspirina (75-162 mg/die).
SCOPERTE PRINCIPALI
Come pianificato, i pazienti compresi nel trial erano ad alto rischio,
sintomatici al 78% (37,4% con malattia coronarica, 27,7% con malattia
cerebrovascolare, 18,2% con PAD sintomatica). Il 42% dei pazienti era
diabetico ed il 33,4% era obeso.
Per l'endpoint primario (morte CV, IM, ictus) non sono state riscontrate
differenze tra il gruppo clopidogrel/aspirina (6,8%) ed il gruppo placebo/aspirina
(7,3%; RR 0,93; p=0,22). L'endpoint secondario di morte, IM, ictus o ricovero
per eventi ischemici era inferiore nel gruppo aspirina/clopidogrel (16,7%
vs 17,9%, RR 0,92; p=0,04). Non vi sono state differenze negli endpoint
individuali di morte CV (3.1% clopidogrel vs 2.9% placebo, p=0,68) o di
IM non fatale (1,9% vs 2,0%; p=0,48), mentre l'ictus è stato inferiore
nel gruppo clopidogrel (1,9% vs 2,4%; p=0,05). Tra i due gruppi prespecificati,
alcuni benefici del clopidogrel erano evidenti nella coorte sintomatica
(ad es, malattie cardiovascolari documentate all'arruolamento) per l'endpoint
primario (6,9% clopidogrel vs 7,9% placebo; RR 0,88; p=0,046), ma non
nella coorte asintomatica (6,6% clopidogrel vs 5,5% placebo; RR 1,20;
p=0,20; interazione p=0,045). Nella coorte asintomatica sia la mortalità
per tutte le cause (5,4% vs 3,8%, p=0,04) che la mortalità CV (3,9%
vs 2,2%, p=0,01) erano significativamente più alte nel gruppo clopidogrel.
I sanguinamenti più gravi tendevano ad essere più frequenti
nel gruppo clopidogrel (1,7% vs 1,3%; RR 1,25; p=0,09), mentre i sanguinamenti
moderati erano significativamente più alti in questo gruppo (2,1%
vs 1,3%; p<0,001). Non ci sono state differenze per quanto riguarda
le emorragie intracraniche (0,3% ciascuno).
INTERPRETAZIONE
Tra i pazienti ad alto rischio con malattia cardiovascolare stabile la
terapia antiaggregante combinata aspirina/clopidogrel non è stata
associata ad una differenza nell'endpoint primario composito di morte
cardiovascolare, IM o ictus se confrontato con la monoterapia con aspirina.
Se non ci sono stati benefici significativi nell'endpoint primario, l'endpoint
secondario, che includeva anche l'ospedalizzazione per eventi ischemici
risultava essere marginalmente ridotto nel gruppo clopidogrel. Il sottogruppo
di pazienti con malattia cardiovascolare documentata ha mostrato alcuni
benefici con clopidogrel, mentre i pazienti senza malattie cardiovascolari
non hanno avuto benefici nell'endpoint primario e, in realtà, mostravano
con clopidogrel una mortalità più alta. Queste scoperte
divergenti suggeriscono che la terapia combinata potrebbe non apportare
benefici in tutti i pazienti a rischio per malattie cardiovascolari, ma
potrebbe essere efficace nel ridurre il numero di eventi futuri nei soggetti
con una pregressa malattia cardiovascolare.
Molti altri grandi trial, quali CLARITY-TIMI 28 e COMMIT,
avevano stabilito l'efficacia della terapia antiaggregante combinata nelle
sindromi coronariche acute così come in corso di rivascolarizzazione
coronaria percutanea (PCI).
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