ACIDO FOLICO E VITAMINA B12 VS PLACEBO IN PAZIENTI POST-INFARTUATI: IL TRIAL SEARCH



 

SEARCH (STUDY OF THE EFFECTIVENESS OF ADDITIONAL REDUCTIONS IN CHOLESTEROL AND HOMOCYSTEINE): RANDOMIZED COMPARISON OF FOLIC ACID 2 MG PLUS VITAMIN B12 1 MG DAILY VERSUS PLACEBO FOR 7 YEARS IN 12,064 MYOCARDIAL INFARCTION SURVIVORS
Collins R
AHA Scientific Session 2008 - Late-Breaking Clinical Trials I - 08-LBCT-22702-AHA


Il tentativo di ridurre i livelli di omocisteina usando acido folico e vitamina B12 non ha mostrato alcun effetto sugli eventi vascolari rispetto al placebo in un trial su più di 12.000 pazienti sopravvissuti ad un attacco cardiaco.

RIASSUNTO
CONTESTO In studi osservazionali, la riduzione di 3-4 µmol/L di omocisteina era associata ad una diminuzione proporzionale del 10% del rischio coronarico e del 20% del rischio di ictus. Trial randomizzati non hanno ancora fornito evidenze convincenti che la riduzione dei livelli ematici di omocisteina con acido folico comporti una minor incidenza di eventi cardiovascolari. Sono necessari ampi trial randomizzati a lungo termine per valutare il rapporto efficacia/sicurezza degli integratori a base di acido folico.
METODI E RISULTATI Tra settembre 1998 e ottobre 2001, 12.064 pazienti post-infartuati da 88 ospedali britannici sono stati randomizzati ad acido folico 2 mg più vitamina B12 1 mg al giorno o a placebo. Le visite di follow-up erano a 2, 4, 8 e 12 mesi, poi ogni 6 mesi, per una media di 6,7 anni (DS 1,5). L'assegnazione ad acido folico e vitamina B12 comportava riduzioni dei livelli di omocisteina di 3,9 µmol/L ad 1 anno e di 3,6 µmol/L sull'intero periodo. L'end point primario prestabilito era ogni evento vascolare maggiore (MVE), definito come infarto miocardico non fatale, morte o rivascolarizzazione coronariche (eventi coronarici maggiori, MCE), ogni tipo di ictus od ogni rivascolarizzazione non coronarica. Gli MVE sono stati registrati in 1537 pazienti (25,5%) che assumevano acido folico e vitB12 rispetto ai 1492 (24,7%) in placebo, corrispondenti ad un rischio relativo (RR) di 1,04 (IC al 95% 0,97-1,12). Gli MCE sono stati registrati nel 20,4% vs 19,6% dei partecipanti; l'ictus nel 4,5% vs 4,4%; la rivascolarizzazione non coronarica nel 3,0% vs 2,5%. Non sono state osservate differenze significative nella mortalità vascolare (9,5% vs 9,0%) o non vascolare (6,8% vs 6,7%), o nell'incidenza di cancro in ogni sede (11,2% vs 10,5%) o in una sede specifica. Così come sono stati considerati altri eventi avversi seri, sono stati valutati gli effetti sulle funzionalità cognitive e sull'udito.
CONCLUSIONI SEARCH è il più grande trial randomizzato ad aver valutato gli effetti di un trattamento per la riduzione dell'omocisteina. Anche mantenendo livelli più bassi di 3-4 µmol/L per 6,7 anni, non si evidenziavano effetti significativi sull'incidenza di ogni tipo di evento vascolare, cancro o altri outcome maggiori. Questi risultati sono coerenti con quelli riportati precedentemente da trial più piccoli e meno prolungati. Indicano che il diffuso utilizzo di supplementi di acido folico attraverso la fortificazione della farina (allo scopo di evitare difetti del tubo neurale) è sicuro, ma non influenza lo sviluppo di malattie vascolari o cancro.