|
BENAZEPRIL
PLUS AMLODIPINE OR HYDROCHLOROTHIAZIDE FOR HYPERTENSION IN HIGH-RISK PATIENTS
Jamerson K, Weber MA, Bakris GL, et al.
N Engl J Med 2008; 359:2417-2428
Sono stati pubblicati i risultati completi del trial ACCOMPLISH; essi
mostrano una più consistente riduzione di morbilità e mortalità
cardiovascolari in pazienti ad alto rischio del trattamento con la combinazione
di terapia antipertensiva tra l'ACE-inibitore benazepril e il bloccante
del canale del calcio amlodipina, rispetto a quella tra benazepril ed
il diuretico idroclorotiazide.
RIASSUNTO
CONTESTO Non è stata individuata una combinazione ottimale
di trattamento farmacologico dell'ipertensione, sebbene le attuali linea
guida statunitensi raccomandino l'aggiunta di un diuretico. E' stato ipotizzato
che il trattamento con la combinazione di un inibitore dell'enzima di
conversione dell'angiotensina (ACE) con un bloccante diidropiridinico
dei canali del calcio dovrebbe essere maggiormente efficace nel ridurre
il tasso di eventi cardiovascolari rispetto al trattamento con la combinazione
ACE-inibitore + diuretico tiazidico.
METODI In un trial randomizzato, in doppio-cieco, 11506 pazienti
ipertesi ad alto rischio di eventi cardiovascolari sono stati trattati
con benazepril + amlodipina oppure con benazepril + idroclorotiazide.
L'end point primario era un composito di decesso per cause cardiovascolari,
infarto miocardico non fatale, ictus non fatale, ospedalizzazione per
angina, rianimazione dopo un arresto cardiaco improvviso e rivascolarizzazione
coronarica.
RISULTATI Le caratteristiche al basale dei due gruppi di terapia
erano simili. Il trial è stato terminato prematuramente dopo un
follow-up medio di 36 mesi, quando è stato superato il limite fissato
a priori per l'interruzione dello studio. Le misurazioni medie della pressione
arteriosa dopo aggiustamento di dose erano 131,6/73,3 mm Hg nel gruppo
benazepril-amlodipina e 132,5/74,4 mm Hg nel gruppo benazepril-idroclorotiazide.
Si sono verificati 552 eventi di end point primario nel gruppo benazepril-amlodipina
(9,6%) e 679 nel gruppo benazepril-idroclorotiazide (11,8%), comportando
quindi una riduzione del rischio assoluto ottenuta con il trattamento
del 2,2% con benazepril-amlodipina e una riduzione del rischio relativo
del 19,6% (hazard ratio 0,80; intervallo di confidenza [IC] 95% 0,72-0,90;
p<0,001). Per l'end point secondario di morte per cause cardiovascolari,
infarto miocardico non fatale e ictus non fatale, l'hazard ratio era 0,79
(0,67-0,92; p=0,002). I tassi di eventi avversi erano consistenti con
quelli rilevati nella pratica clinica con i farmaci presi in esame.
CONCLUSIONI La combinazione benazepril-amlodipina era più
efficace rispetto alla combinazione benazepril-idroclorotiazide nel ridurre
gli eventi cardiovascolari nei pazienti ipertesi che erano ad alto rischio
per tali eventi.
|