RIASSUNTO
SCOPO Comparare l'efficacia e la sicurezza della monoterapia con
sitagliptin o metformina in diabetici di tipo 2 nuovi utilizzatori dei
trattamenti.
METODI In un studio in doppio-cieco, 1050 nuovi utilizzatori (cioè
che non avevano assunto un agente ipoglicemico nelle 16 settimane prima
dell'entrata in studio) con diabete di tipo 2 e una HbA1c di 6,5-9% sono
stati randomizzati (1:1) a trattamento con sitagliptin una volta al giorno
100 mg (N=528) o metformina due volte al giorno 1000 mg (N=522) per 24
settimane. Metformina è stata titolata da 500 a 2000 mg (o alla
massima dose quotidiana tollerata oltre 1000 mg) in un periodo di 5 settimane.
L'analisi primaria ha utilizzato un approccio per-protocollo (PP) per
stimare se sitagliptin fosse non-inferiore a metformina in base alla variazione
di HbA1c dal basale alla settimana 24. La non-inferiorità era dichiarata
se il limite superiore dell'intervallo di confidenza (IC) al 95% per la
differenza percentuale tra gruppi in questo endpoint era <0,40%.
RISULTATI Partendo da una HbA1c basale media di 7,2% nella popolazione
PP, le variazioni osservate erano di -0,43% con sitagliptin (n=455) e
di -0,57% con metformina (n=439). La differenza tra gruppi (IC al 95%)
era dello 0,14% (0,06-0,21), confermando così la non-inferiorità.
La HbA1c basale influenzava la risposta di trattamento, con le maggiori
riduzioni in HbA1c osservate nei pazienti con valori basale pari a 8%
nel gruppo sitagliptin (-1,13%; n=74) e nel gruppo metformina (-1,24%;
n=73). Alla settimana 24 le proporzioni di pazienti con valori di HbA1c
ai target di <7 o <6,5% erano 69% e 34% con sitagliptin e 76% e
39% con metformina, rispettivamente. Le variazioni di glicemia a digiuno
dal basale erano -11,5 mg/dL (-0,6 mmol/l) e -19,4 mg/dL (-1,1 mmol/l)
con sitagliptin e metformina, rispettivamente (differenza nella media
dei minimi quadrati dal basale [IC al 95%] 8,0 mg/dL [4,5-11,4]). Entrambi
i trattamenti portavano a miglioramenti simili dal basale nelle misure
di HOMA-b
(homeostasis model assessment-b cell function)
e HOMA-IR (resistenza all'insulina).
L'incidenza di ipoglicemia era dello 1,7% con sitagliptin e del 3,3% con
metformina (p=0,116). L'incidenza degli eventi avversi gastrointestinali
era sostanzialmente più bassa con sitagliptin (11,6%) rispetto
a metformina (20,7%) (differenza in incidenza [IC al 95%] -9,1% [da -13,6
a -4,7]), principalmente a causa della riduzione significativa nell'incidenza
di diarrea (3,6 vs 10,9%; p<0,001) e nausea (1,1 vs 3,1%; p=0,032).
Il peso corporeo era ridotto rispetto al basale sia con sitagliptin (variazione
della media dei minimi quadrati [IC al 95%] -0,6 kg [da -0,9 a -0,4])
che con metformina (-1,9 kg [da -2,2 a -1,7]) (p<0,001 per sitagliptin
vs metformina).
CONCLUSIONI In questo studio di monoterapia di 24 settimane, sitagliptin
era non-inferiore a metformina nel migliorare la HbA1c in pazienti con
tipo 2 diabete di nuovo trattamento. Anche se entrambi i trattamenti erano
generalmente ben tollerati, è stata osservata un'incidenza più
bassa di eventi avversi gastrointestinali con sitagliptin.
|