RIASSUNTO
CONTESTO L'efficacia e la sicurezza di warfarin sono associate
al tempo nel range terapeutico (time
in therapeutic range, TTR; espresso
in percentuale) con un INR (international
normalised ratio) di 2,0-3,0. Nel trial
Randomised Evaluation of Long-term Anticoagulation Therapy (RE-LY),
dabigatran vs warfarin riduceva sia l'ictus che l'emorragia. Sono
stati analizzati gli end point primari e secondari del trial RE-LY in
relazione al TTR medio di ciascun centro coinvolto (cTTR) nella popolazione
in terapia con warfarin.
METODI Nel trial RE-LY, 18.113 pazienti in cura presso 951 centri
sono stati randomizzati a 110 mg o 150 mg di dabigatran due volte al giorno
vs una dose di warfarin aggiustata al fine di ottenere un INR di 2,0-3,0.
Il follow-up medio era di 2 anni. Per 18.024 pazienti, in cura presso
906 centri, il cTTR è stato stimato attraverso la media dei TTR,
calcolata con il metodo Rosendaal, di ciascun
paziente trattato con warfarin presso quel centro. Sono stati messi a
confronto gli end point di RE-LY nei 3 gruppi di trattamento, tra i 4
sottogruppi definiti dai quartili di cTTR.
RISULTATI I quartili di cTTR per i pazienti nel gruppo warfarin
erano: <57,1%, 57,1-65,5%, 65,5%-72,6% e >72,6%. Non vi erano interazioni
significative tra cTTR e prevenzione di ictus e di embolismo sistemico
con
dabigatran, sia alla dose di 110 mg (interazione
p=0,89) che di 150 mg (interazione p=0,20) vs warfarin. Inoltre
non vi erano interazioni
significative tra cTTR ed emorragia intracranica con dabigatran
alla dose di 110 mg (interazione p=0,71) o di 150 mg di (interazione p=0,89)
vs warfarin. Vi era un'interazione
significativa tra cTTR e sanguinamento maggiore quando
si confrontava dabigatran 150 mg vs warfarin (interazione p=0,03),
con meno eventi emorragici per valori di cTTR inferiori, ma in mumero
simile per valori di cTTR maggiori; d'altra parte i tassi di eventi emorragici
maggiori erano più bassi con dabigatran 110 mg vs warfarin,
indipendentemente dal cTTR.
Con
dabigatran
ad entrambi i dosaggi vs warfarin
vi erano interazioni significative
tra cTTR e l'end
point composito di tutti gli eventi cardiovascolari
(interazione p=0,036 e p=0,0006, rispettivamente per 110 e 150 mg) e la
mortalità totale (interazione p=0,066 e p=0,052, rispettivamente),
con tassi ridotti di eventi per valori bassi
di cTTR e tassi simili per valori alti di
cTTR.
INTERPRETAZIONE I benefici di dabigatran 150 mg nella riduzione
dell'ictus, di dabigatran 110 mg nella riduzione del sanguinamento e di
entrambi i dosaggi del farmaco nella riduzione dell'emorragia intracranica,
rispetto a warfarin, sono consistenti, indipendentemente dalla qualità
del controllo dell'INR operata dai singoli centri. Per tutti gli eventi
vascolari non emorragici e per la mortalità, i vantaggi di dabigatran
apparivano maggiori nei centri con scarso controllo dell'INR rispetto
a quelli con miglior qualità del controllo. Complessivamente, questi
risultati mostrano che gli standard locali di trattamento possono influenzare
i benefici nell'uso delle nuove alternative terapeutiche.
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