EFFICACIA E SICUREZZA DI DABIGATRAN VS WARFARIN: IL TRIAL RE-LY



EFFICACY AND SAFETY OF DABIGATRAN COMPARED WITH WARFARIN AT DIFFERENT LEVELS OF INTERNATIONAL NORMALISED RATIO CONTROL FOR STROKE PREVENTION IN ATRIAL FIBRILLATION: AN ANALYSIS OF THE RE-LY TRIAL
Wallentin L, Yusuf S, Ezekowitz MD, et al.
The Lancet 2010; 376:975-983


In questa analisi del trial RE-LY sono stati messi in luce pochi eventi di ictus ischemico rispetto ai casi di emorragia intracranica con l'aumento del tempo nel range terapeutico del gruppo in terapia con wafarin. Non c'erano interazioni significative tra il controllo di questo parametro e l'ictus totale con dabigatran a confronto con warfarin.

RIASSUNTO
CONTESTO L'efficacia e la sicurezza di warfarin sono associate al tempo nel range terapeutico (
time in therapeutic range, TTR; espresso in percentuale) con un INR (international normalised ratio) di 2,0-3,0. Nel trial Randomised Evaluation of Long-term Anticoagulation Therapy (RE-LY), dabigatran vs warfarin riduceva sia l'ictus che l'emorragia. Sono stati analizzati gli end point primari e secondari del trial RE-LY in relazione al TTR medio di ciascun centro coinvolto (cTTR) nella popolazione in terapia con warfarin.
METODI Nel trial RE-LY, 18.113 pazienti in cura presso 951 centri sono stati randomizzati a 110 mg o 150 mg di dabigatran due volte al giorno vs una dose di warfarin aggiustata al fine di ottenere un INR di 2,0-3,0. Il follow-up medio era di 2 anni. Per 18.024 pazienti, in cura presso 906 centri, il cTTR è stato stimato attraverso la media dei TTR
, calcolata con il metodo Rosendaal, di ciascun paziente trattato con warfarin presso quel centro. Sono stati messi a confronto gli end point di RE-LY nei 3 gruppi di trattamento, tra i 4 sottogruppi definiti dai quartili di cTTR.
RISULTATI I quartili di cTTR per i pazienti nel gruppo warfarin erano: <57,1%, 57,1-65,5%, 65,5%-72,6% e >72,6%. Non vi erano interazioni significative tra cTTR e prevenzione di ictus e di embolismo sistemico
con dabigatran, sia alla dose di 110 mg (interazione p=0,89) che di 150 mg (interazione p=0,20) vs warfarin. Inoltre non vi erano interazioni significative tra cTTR ed emorragia intracranica con dabigatran alla dose di 110 mg (interazione p=0,71) o di 150 mg di (interazione p=0,89) vs warfarin. Vi era un'interazione significativa tra cTTR e sanguinamento maggiore quando si confrontava dabigatran 150 mg vs warfarin (interazione p=0,03), con meno eventi emorragici per valori di cTTR inferiori, ma in mumero simile per valori di cTTR maggiori; d'altra parte i tassi di eventi emorragici maggiori erano più bassi con dabigatran 110 mg vs warfarin, indipendentemente dal cTTR.
Con dabigatran ad entrambi i dosaggi vs warfarin vi erano interazioni significative tra cTTR e l'end point composito di tutti gli eventi cardiovascolari (interazione p=0,036 e p=0,0006, rispettivamente per 110 e 150 mg) e la mortalità totale (interazione p=0,066 e p=0,052, rispettivamente), con tassi ridotti di eventi per valori bassi di cTTR e tassi simili per valori alti di cTTR.
INTERPRETAZIONE I benefici di dabigatran 150 mg nella riduzione dell'ictus, di dabigatran 110 mg nella riduzione del sanguinamento e di entrambi i dosaggi del farmaco nella riduzione dell'emorragia intracranica, rispetto a warfarin, sono consistenti, indipendentemente dalla qualità del controllo dell'INR operata dai singoli centri. Per tutti gli eventi vascolari non emorragici e per la mortalità, i vantaggi di dabigatran apparivano maggiori nei centri con scarso controllo dell'INR rispetto a quelli con miglior qualità del controllo. Complessivamente, questi risultati mostrano che gli standard locali di trattamento possono influenzare i benefici nell'uso delle nuove alternative terapeutiche.