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SAFETY
13/03/2017

CASE REPORT: LUPUS ERITROMATOSO INDOTTO DA FARMACI IN UN SOGGETTO TRATTATO CON ADALIMUMAB

A CASE OF LUPUS-LIKE SYNDROME IN A PATIENT RECEIVING ADALIMUMAB AND A BRIEF REVIEW OF THE LITERATURE ON DRUG-INDUCED LUPUS ERYTHEMATOSUS
Lomicovà I, Suchy D, Pizinger K, Cetkovskà P

J Clin Pharm Ther, pubblicato on line il 12 febbraio 2017


RIASSUNTO

CONTESTO Il lupus eritematoso indotto da farmaci è una reazione avversa che si risolve con la sospensione del medicinale. Le terapie anti-TNF sono state associate ad una sindrome lupus-simile, che è clinicamente distinta dalla classica forma farmaco-indotta, nonché da quella idiopatica.

DESCRIZIONE DEL CASO Una donna caucasica di 42 anni si è presentata con un anamnesi di 27 anni di psoriasi generalizzata cronica a placche (psoriasis area severity index [PASI] score di 37,4) e 3 anni di artrite psoriasica con concomitante incidenza di depressione. La paziente era stata precedentemente trattata con steroidi topici e acitretina, con risposta clinica solo temporanea o insufficiente. Il trattamento con UVB a banda stretta non è stato tollerato a causa della fotosensibilità riportata nel corso degli ultimi 15 anni. Nel maggio 2006 è stato avviato il trattamento con etanercept, con una risposta clinica soddisfacente. Nel luglio 2011, a causa della perdita di efficacia, etanercept è stato sostituito con adalimumab, fornendo un ottimo controllo per i primi 5 mesi. Nel mese di marzo 2013, la paziente è stata sottoposta ad isterectomia con annessiectomia a causa di un utero miomatoso. Adalimumab è stato interrotto 2 settimane prima dell'intervento chirurgico e reintrodotto 1 mese più tardi. Dopo 3 mesi, la paziente riferiva una storia di 3 settimane di gonfiore, dolore e rigidità delle piccole articolazioni delle mani insieme con parestesia, formicolio e dolore muscolare degli arti e leggero peggioramento della psoriasi. Tramite la risonanza magnetica nucleare è stato escluso qualsiasi potenziale disturbo demielinizzante e su consiglio del reumatologo la paziente ha continuato ad utilizzare adalimumab. Nel mese di settembre 2013, il titolo di anticorpi antinucleo (antinuclear antibody, ANA) era sceso a 1:320; tuttavia, un mese dopo la paziente ha sviluppato un forte dolore muscolare con coinvolgimento di entrambi gli arti superiori e inferiori immediatamente dopo la somministrazione di adalimumab. La terapia è stata necessariamente interrotta. Nel mese di dicembre 2013, la parestesia si era completamente risolta e il titolo ANA era sceso a 1:100. Dall'esame clinico è stata rivelata un’esacerbazione della psoriasi (PASI score 18,3) e alla paziente è stato prescritto ustekinumab. In 2 anni di follow-up, la paziente si mostrata soddisfatta del trattamento e la psoriasi è stata quasi completamente eliminata. In questa paziente, probabilmente geneticamente predisposta, l’aggravamento dei sintomi clinici e dei dati di laboratorio si è verificato poco dopo la chirurgia ginecologica, quando il trattamento con adalimumab, precedentemente interrotto per consentire l’intervento stesso, è stato avviato di nuovo. La correlazione del quadro clinico, insieme ai risultati di laboratorio e alla storia di sintomi muscoloscheletrici, con il trattamento anti-TNF suggerisce una diagnosi clinica di sindrome lupus-simile indotta da adalimumab. Anche se è stata osservata una riduzione del titolo di ANA durante il trattamento con adalimumab nel corso dei mesi estivi, il trattamento è stato necessariamente interrotto a causa della grave mialgia rendendo più difficile la diagnosi di sindrome lupus simile.

CONCLUSIONI Sulla base di questo caso, ustekinumab, un anticorpo monoclonale umano diretto contro l'interleuchina 12 e 23, potrebbe essere un'opzione di trattamento sicura per i pazienti psoriasici con suscettibilità genetica o una storia di sindrome lupus-simile indotta da farmaci.

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