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EFFICACIA
23/05/2017

RIPRESA DELLA TERAPIA ANTICOAGULANTE DOPO EMORRAGIA INTRACRANICA: REVIEW SISTEMATICA E METANALISI

RESTARTING ANTICOAGULANT THERAPY AFTER INTRACRANIAL HEMORRHAGE: A SYSTEMATIC REVIEW AND META-ANALYSIS
Murthy SA, Gupta A, Merkler AE, et al.

Stroke, pubblicato on line il 17 aprile 2017


In questa revisione sistematica e metanalisi di studi con oltre 5000 pazienti con emorragia intracranica, è stato riscontrato che la ripresa della terapia anticoagulante era associata ad un minore rischio di eventi tromboembolici come ictus e infarto miocardico. Inoltre, non esisteva alcun rischio aumentato di recidive di emorragia intracranica con la somministrazione di farmaci anticoagulanti.

 

RIASSUNTO


INTRODUZIONE E SCOPO La sicurezza e l'efficacia della ripresa della terapia anticoagulante dopo emorragia intracranica (intracranial hemorrhage, ICH) rimangono poco chiare. Sono state effettuate una revisione sistematica e metanalisi per riassumere l’associazione tra la ripresa della terapia anticoagulante con il rischio successivo di recidiva di ICH e di tromboembolia.

METODI È stata esaminata la letteratura pubblicata per identificare studi di coorte riguardanti adulti con ICH associato alla terapia anticoagulante. La variabile predittrice era la ripresa della terapia anticoagulante. Gli end point erano gli eventi tromboembolici (ictus e infarto miocardico) e le recidive di ICH. Dopo aver valutato l'eterogeneità degli studi e il bias di pubblicazione, è stata effettuata una metanalisi usando modelli a effetti casuali per valutare la forza dell'associazione tra la ripresa della terapia anticoagulante e gli esiti.

RISULTATI Otto studi rispettavano i criteri di inclusione nella metanalisi, includendo 5306 pazienti con ICH. Quasi tutti gli studi hanno valutato la terapia anticoagulante con gli antagonisti della vitamina K. La ripresa della terapia era associata ad un rischio significativamente più basso di complicanze tromboemboliche (rischio relativo aggregato 0,34; IC 95% 0,25-0,45; Q=5,12; P per eterogeneità=0,28). Non è stata riscontrata alcuna evidenza di un aumento del rischio di recidiva di ICH dopo la ripresa della terapia anticoagulante, anche se era presente una significativa eterogeneità tra gli studi inclusi (rischio relativo aggregato 1,01; IC 95% 0,58-1,77; Q=24,68; P per eterogeneità<0,001). In questa metanalisi non è stato rilevato alcun bias significativo di pubblicazione.

CONCLUSIONI Negli studi osservazionali, la ripresa della terapia anticoagulante dopo ICH è risultata associata a un minore rischio di complicanze tromboemboliche e a un rischio simile di recidiva di ICH. Sono necessari studi clinici randomizzati per determinare il vero profilo di rischio/beneficio della ripresa della terapia dopo ICH.

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