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EFFICACIA
24/01/2018

EFFICACIA E SICUREZZA DI ALENDRONATO NEL RISCHIO DI FRATTURA DELL’ANCA NEGLI ANZIANI

HIP FRACTURE RISK AND SAFETY WITH ALENDRONATE TREATMENT IN THE OLDEST-OLD
Axelsson KF, Wallander M, Johansson H, et al.

J Intern Med 2017; 282:546-559


Nel presente studio in pazienti di età maggiore o uguale a 80 anni, si è riscontrata una forte e consistente associazione tra l’uso di alendronato, indipendentemente dalla definizione del trattamento, e un ridotto rischio di frattura dell’anca.

 

RIASSUNTO

CONTESTO C’è evidenza di efficacia del trattamento con alendronato nella prevenzione secondaria di fratture, comprese quelle all’anca, ma la sua efficacia nel prevenire le fratture all’anca negli anziani (età ≥80 anni), popolazione con il più alto rischio di fratture, non è ancora stata studiata.

OBIETTIVO Indagare se il trattamento con alendronato tra gli anziani con una precedente frattura è correlato con la diminuzione del tasso di fratture all’anca e con una sicurezza a lungo termine.

METODI Utilizzando un database nazionale di donne e uomini sottoposti ad una valutazione del rischio di caduta in una struttura sanitaria svedese, si sono identificati 90.795 pazienti che avevano 80 anni o più e avevano avuto precedentemente una frattura. L’appaiamento per propensity score (4:1) è stato utilizzato per identificare 7844 controlli per 1961 pazienti in trattamento con alendronato. Il rischio di frattura all’anca è stato indagato con i modelli di Cox e l’interazione tra età e trattamento è stata indagata utilizzando un termine di interazione.

RISULTATI I due gruppi appaiati erano ben bilanciati per età, sesso, dati antropometrici e comorbilità. Il trattamento con alendronato era associato a una diminuzione del rischio di frattura all’anca in modelli grezzi (hazard ratio [HR] 0,62; IC 95% 0,49-0,79; p<0,001) e multivariati (HR 0,66; 0,51-0,86; p<0,01). Alendronato era correlato con una diminuzione del rischio di mortalità (HR 0,88; 0,82-0,95) ma anche con un aumentato rischio di sintomi gastrointestinali superiori lievi (HR 1,58; 1,12-2,24). L’associazione con alendronato non si modificava con l’età né per la frattura all’anca né per i sintomi gastrointestinali superiori lievi.

CONCLUSIONI In pazienti anziani con precedente frattura, il trattamento con alendronato riduce il rischio di frattura all’anca e non mostra problematiche di sicurezza, indicando che questo trattamento dovrebbe essere considerato nei pazienti ad alto rischio.

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