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RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI LIPIDICI CON LA TERAPIA IPOCOLESTEROLEMIZZANTE IN PAZIENTI CON SINDROME CORONARICA STABILE O ACUTA
CHOLESTEROL TARGET VALUE ATTAINMENT AND LIPID-LOWERING THERAPY IN PATIENTS WITH STABLE OR ACUTE CORONARY HEART DISEASE: RESULTS FROM THE DYSLIPIDEMIA INTERNATIONAL STUDY II
Gitt AK, Lautsch D, Ferrières J, et al.
Atherosclerosis 2017;266:158-166
I dati provenienti dal Dyslipidemia International Study II mostrano che, in coorti rappresentative di pazienti con malattia coronarica stabile o ospedalizzati per sindrome coronarica acuta, i tassi di raggiungimento dell’obiettivo terapeutico per il colesterolo LDL erano estremamente bassi. L'associazione di atorvastatina o dosi equivalenti con un migliore raggiungimento degli obiettivi suggerisce che le dosi più alte e le combinazioni di statine con trattamenti non statinici potrebbero ulteriormente migliorare i tassi di raggiungimento del goal e gli outcome cardiovascolari.
RIASSUNTO
CONTESTO E OBIETTIVI Il colesterolo LDL (low-density lipoprotein cholesterol, LDL-C) è uno dei principali fattori che contribuiscono alle malattie cardiovascolari. Nello studio DYSIS II (Dyslipidemia International Study II), è stato determinato il raggiungimento del valore goal per LDL-C, l'uso della terapia ipolipemizzante (lipid-lowering therapy, LLT) e gli outcome cardiovascolari in pazienti con malattia coronarica stabile (coronary heart disease, CHD) e in quelli affetti da sindrome coronarica acuta (acute coronary syndrome, ACS).
METODI DYSIS II comprendeva pazienti provenienti da 18 paesi. I pazienti con CHD stabile o con ACS sono stati arruolati se avevano ≥18 anni e avevano un profilo lipidico completo disponibile. I dati sono stati raccolti durante una visita medica (coorte CHD) o al ricovero ospedaliero e 120 giorni dopo (coorte ACS).
RISULTATI Sono stati arruolati in totale 10.661 pazienti, 6794 con CHD stabile e 3867 con ACS. I livelli medi di LDL-C erano di 88 mg/dL e 108 mg/dL rispettivamente per le coorti di CHD e ACS, con solo il 29,4% e il 18,9% aventi un livello inferiore a 70 mg/dl. La LLT era utilizzata dal 93,8% della coorte di CHD, con un dosaggio medio giornaliero di statina di 25±18 mg. La proporzione della coorte ACS trattata con LLT passava dal 65,2% al momento del ricovero al 95,6% durante il follow-up. I pazienti trattati con LLT di sesso femminile, obesi o fumatori correnti avevano meno probabilità di raggiungere un livello di LDL-C <70 mg/dL, mentre i soggetti con diabete di tipo 2, malattia renale cronica o coloro che assumevano un dosaggio di statine più elevato avevano maggiore probabilità di raggiungere il goal.
CONCLUSIONI Pochi di questi pazienti ad alto rischio hanno raggiunto il target LDL-C, indicando un enorme potenziale per migliorare l'esito cardiovascolare mediante l'uso di LLT più intensiva.