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SAFETY
08/02/2018

SICUREZZA POLMONARE DEI BETA BLOCCANTI PER USO OFTALMICO

PULMONARY SAFETY OF OPHTHALMIC BETA-BLOCKERS: A NATIONWIDE REGISTRY-BASED COHORT STUDY
Kristensen ML, Simonsen JH, Torp-Pedersen C, et al.

Acta Ophthalmol, pubblicato on line l’1 febbraio 2018


Questo studio nazionale ha trovato che i beta-bloccanti oftalmici sono associati ad un rischio significativamente aumentato di cambiamento di terapia rispetto agli analoghi delle prostaglandine. Lo studio ha mostrato un aumento del rischio del 50% nei pazienti senza malattia polmonare ostruttiva concomitante  e un rischio triplicato in pazienti con malattia polmonare ostruttiva concomitante.

 

RIASSUNTO

OBIETTIVO I beta-bloccanti oftalmici, usati per trattare l'aumento della pressione intraoculare, sono noti per causare effetti avversi polmonari. Sono pochi gli studi che hanno quantificato l'entità del problema in una popolazione reale. In questo studio nazionale, è stata valutata la sicurezza polmonare dei pazienti che iniziano un trattamento con beta-bloccanti oftalmici.

METODO Utilizzando i registri nazionali danesi, dal 1995 al 2012, sono stati identificati tutti gli individui di età compresa tra i 20 e i 90 anni che hanno iniziato una terapia monoterapica per abbassare la pressione intraoculare, in presenza o meno di una malattia polmonare ostruttiva concomitante. I rischi di (i) cambiare farmaco e (ii) di nuova insorgenza di malattia ostruttiva polmonare durante un follow-up di 90 giorni sono stati stimati tramite la definizione del rischio cumulativo e di modelli di regressione logistica aggiustati per le covariate disponibili.

RISULTATI La coorte era composta da 97.463 individui. Gli odds ratio per il cambiamento del trattamento in individui senza malattia polmonare ostruttiva concomitante (n=86.568) erano i seguenti: 1,47 per i beta-bloccanti (IC 95% 1,35-1,61; p<0,001), 2,68 per i parasimpatomimetici (2,32-3,10; p<0,001) e 4,80 per gli alfa-2-agonisti (4,17-5,53; p<0,001). Gli odds ratio in individui con malattia polmonare ostruttiva concomitante (n=10.895) erano i seguenti: 2,61 per i parasimpatomimetici (1,83-3,72; p<0,001), 2,96 per i beta-bloccanti (2,31-3,78; p<0,001) e 3,54 per gli alfa-2-agonisti (2,56-4,88; p<0,001). Non è emersa un'associazione significativa tra la classe di trattamento e l’insorgenza di nuova malattia polmonare ostruttiva (p=0,30).

CONCLUSIONE I beta-bloccanti oftalmici erano associati ad un aumentato rischio di cambiamento di terapia. Tuttavia, il rischio assoluto era molto basso. Non è stato rilevato alcun aumento del rischio di insorgenza di una nuova malattia ostruttiva polmonare. I dati qui presentati suggeriscono che un numero maggiore di pazienti potrebbe essere idoneo per il trattamento con i beta-bloccanti oftalmici.

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