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SAFETY
16/04/2018

BRONCODILATATORI A LUNGA DURATA D'AZIONE E RISCHIO CARDIOVASCOLARE IN PAZIENTI CON BPCO

ASSOCIATION OF CARDIOVASCULAR RISK WITH INHALED LONG-ACTING BRONCHODILATORS IN PATIENTS WITH CHRONIC OBSTRUCTIVE PULMONARY DISEASE: A NESTED CASE-CONTROL STUDY
Wang MT, Liou JT, Lin CW, et al.

JAMA Intern Med 2018; 178:229-238


Questo ampio studio osservazionale condotto su più di 280.000 pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva ha evidenziato un rischio aumentato di circa 1,5 volte di un grave evento cardiovascolare entro 30 giorni dall’inizio della terapia con β2-agonisti a lunga durata d'azione o antagonisti muscarinici a lunga durata d'azione, ma il rischio era assente, o addirittura ridotto, con l’uso prevalente di questi farmaci.

 

RIASSUNTO

IMPORTANZA Le associazioni tra malattie cardiovascolari (CVD)e trattamento con β2-agonisti a lunga durata d'azione (LABA) o antagonisti muscarinici a lunga durata d'azione (LAMA) in pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) sono largamente dibattute. I principali studi clinici randomizzati hanno incluso precedenti utilizzatori di LABA o LAMA e hanno escluso i pazienti con CVD al basale; pertanto, gli eventi cardiovascolari derivanti dal primo utilizzo di LABA o LAMA, se presenti, non potrebbero essere osservati. Vi è un'urgente necessità di esaminare se il nuovo uso e la durata dall'inizio dell’utilizzo di LABA e LAMA possano agire come importanti determinanti degli eventi cardiovascolari.

OBIETTIVO Indagare il rischio di CVD associato a LABA e LAMA, focalizzandosi sull’inizio e la durata della terapia.

DISEGNO, SETTING E PARTECIPANTI Questo studio caso-controllo innestato ha incluso 284.220 pazienti naïve per LABA e/o LAMA, con BPCO, con età minima di 40 anni (età media 71,4 anni; 68,9% maschi), selezionati dal Taiwan National Health Insurance Research Database dal 2007 al 2011.

ESPOSIZIONE L’uso di LABA o LAMA è stato valutato nell’anno precedente l’evento o la data indice, stratificando per durata dall’inizio del trattamento con LABA o LAMA, nuovi e prevalenti utilizzatori, trattamenti concomitanti per BPCO e singoli farmaci.

OUTCOME PRIMARI Sono stati identificati i casi di visite ambulatoriali o presso il pronto soccorso per malattia coronarica, insufficienza cardiaca, ictus ischemico o aritmia, e singolarmente appaiati con quattro controlli selezionati casualmente. Sono state effettuate regressioni logistiche condizionate per valutare gli odds ratio di CVD per trattamento con LABA e LAMA.

RISULTATI Durante un follow-up medio di 2,0 anni, sono stati considerati 37.719 pazienti con CVD (età media 75,6 anni; 71,6% maschi) e 146.139 controlli appaiati (età media 75,2 anni; 70,1% maschi). Il nuovo utilizzo di LABA e LAMA per BPCO era associato ad un aumento del rischio cardiovascolare rispettivamente di 1,50 volte (IC 95% 1,35-1,67; p <0,001) e 1,52 volte (1,28-1,80; p<0,001) entro 30 giorni dall’inizio del trattamento, mentre il rischio era assente o addirittura ridotto con un uso prevalente. Singoli farmaci LABA, forme di dosaggio di LAMA e regimi farmacologici concomitanti per la BPCO non differivano per rischio CVD. Il rischio persisteva in uno studio case-crossover e rimaneva tra sottogruppi senza storia CVD o precedenti esacerbazioni.

CONCLUSIONI E PERTINENZA Il nuovo inizio di terapia con LABA o LAMA in pazienti con BPCO è associato con a un aumento approssimativo di 1,5 volte del rischio cardiovascolare grave, indipendentemente dallo stato CV precedente e dalla storia di esacerbazioni.

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