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PATTERN PRESCRITTIVI DI INIBITORI DI PCSK9 IN PAZIENTI CON MALATTIA CARDIOVASCOLARE ATEROSCLEROTICA CLINICA O IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE ETEROZIGOTE

PRESCRIBING PATTERNS OF PROPROTEIN CONVERTASE SUBTILISIN-KEXIN TYPE 9 INHIBITORS IN ELIGIBLE PATIENTS WITH CLINICAL ATHEROSCLEROTIC CARDIOVASCULAR DISEASE OR HETEROZYGOUS FAMILIAL HYPERCHOLESTEROLEMIA
Karalis DG, Mallya UG, Ghannam AF, et al.

Am J Cardiol, pubblicato on line il 12 febbraio 2018


Questa analisi dei pattern di prescrizione in real-world indica che, nonostante l'ammissibilità clinica, solo una percentuale limitata di pazienti ad alto rischio riceve una prescrizione di un inibitore di PCSK9. Rimane un ampio segmento della popolazione di pazienti ad alto rischio che necessita un ulteriore abbassamento del colesterolo LDL e che potrebbe quindi trarre vantaggio dall'aggiunta di un inibitore di PCSK9 al regime ipolipemizzante.

 

RIASSUNTO

Due inibitori di PCSK9 (proprotein convertase subtilisin-kexin type 9) sono stati approvati per pazienti con malattia cardiovascolare aterosclerotica o ipercolesterolemia familiare eterozigote che richiedono un ulteriore abbassamento del colesterolo LDL (low-density lipoprotein cholesterol, LDL-C). Questo studio retrospettivo ha cercato di determinare tra i pazienti eleggibili al trattamento le differenze tra coloro che hanno ricevuto la prescrizione di un inibitore di PCSK9 e coloro che non l’hanno ricevuta.

Sono stati inclusi nell'analisi i pazienti registrati in un database di cartelle cliniche elettroniche e sono state valutate le loro caratteristiche demografiche, cliniche e relative al trattamento. Dei 368.624 pazienti idonei al trattamento con inibitore di PCSK9, solo 1752 (<0,5%) ne hanno ricevuto la prescrizione. I pazienti che hanno ricevuto un inibitore di PCSK9 erano più frequentemente associati ad una categoria di più alto rischio di malattia cardiovascolare e ad un più alto livello basale di LDL-C (139,4 vs 103,5 mg/dL; p<0,0001) rispetto a quelli che non l’hanno ricevuto. I pazienti con prescrizione di un inibitore di PCSK9 avevano una probabilità significativamente più alta di essere in terapia con ezetimibe, da solo o in combinazione con una statina, al basale rispetto a quelli senza prescrizione (29% vs 5%; p<0,0001). L'uso di un inibitore di PCSK9 era molto basso in entrambi i gruppi di pazienti identificati come eleggibili in base all'American College of Cardiology Expert Consensus Decision Pathway (pazienti con malattia cardiovascolare aterosclerotica o ipercolesterolemia familiare eterozigote).

In conclusione, questo studio dimostra che la maggior parte dei pazienti idonei ad un inibitore di PCSK9 non ne riceve la prescrizione, mettendo in luce il fatto che molti pazienti ad alto rischio potrebbero trarre beneficio da un ulteriore abbassamento di LDL-C con questi farmaci.

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