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EFFICACIA
26/10/2018

LIVELLI DI EMOGLOBINA GLICATA IN SEGUTIO ALL'USO DI SULFONILUREE, INIBITORI DPP-4 E TIAZOLIDINEDIONI IN PAZIENTI CON DIABETE DI TIPO II TRATTATI CON METFORMINA

ASSOCIATION OF HEMOGLOBIN A1C LEVELS WITH USE OF SULFONYLUREAS, DIPEPTIDYL PEPTIDASE 4 INHIBITORS, AND THIAZOLIDINEDIONES IN PATIENTS WITH TYPE 2 DIABETES TREATED WITH METFORMIN
Vashisht R, Jung K, Schuler A, et al.

JAMA Network Open 2018; 1:e181755


Nella presente metanalisi, nessuna delle 3 classi di farmaci considerate (sulfoniluree, inibitori DPP-4 o tiazolidinedioni) era preferenzialmente associata a una riduzione dell'emoglobina glicata (HbA1c) a livelli <=7%. L'associazione dei farmaci di seconda linea con i livelli ridotti di HbA1c variava tra le diverse fonti di dati. E' possibile che le differenze nella pratica clinica, nella popolazione di pazienti o nella standardizzazione dei dati tra i siti di studio siano state in parte responsabili di questa variazione.

 

RIASSUNTO

RILEVANZA Non vi è ancora consenso su quale sia un'efficace opzione di trattamento di seconda linea per il diabete di tipo 2 (T2D). La disponibilità di cartelle cliniche elettroniche e dati relativi ai rimborsi assicurativi, che descrivono la pratica clinica di routine, a cui si accede tramite la rete Observational Health Data Sciences and Informatics (OHDSI), offre l'opportunità di generare evidenze per l'efficacia dei trattamenti di seconda linea.

OBIETTIVO Identificare quale classe di farmaci tra sulfoniluree, inibitori della dipeptidil peptidasi 4 (DPP-4) e tiazolidinedioni sia associata a livelli ridotti di emoglobina glicata (HbA1c) e minor rischio di infarto miocardico, disturbi renali e disturbi oculari in pazienti con T2D trattati con metformina come terapia di prima linea.

DISEGNO E PARTECIPANTI Sono stati condotti tre studi di coorte, su nuovi utilizzatori appaiati tramite propensity score, replicati in 8 siti dal 1975 al 2017. Sono stati inclusi i dati medici di 246.558.805 pazienti, provenienti da più Paesi, raccolti nell’OHDSI, e i singoli dataset sono stati unificati; le analisi hanno utilizzato strumenti analitici open-source. I partecipanti erano pazienti con T2D trattati con metformina, che avevano svolto precedentemente almeno un test di laboratorio per HbA1c, con successiva prescrizione di sulfoniluree, inibitori della DPP-4 o tiazolidinedioni. L'analisi dei dati è stata condotta dal 2015 al 2018.

ESPOSIZIONE Trattamento con sulfoniluree, inibitori della DPP-4 o tiazolidinedioni a partire da almeno 90 giorni dopo la prescrizione iniziale di metformina.

OUTCOME PRIMARI L'outcome primario era la prima osservazione della riduzione dei livelli di HbA1c al 7% o meno dopo prescrizione di un farmaco di seconda linea. Gli outcome secondari erano infarto miocardico, disturbi renali e disturbi agli occhi dopo prescrizione di un farmaco di seconda linea.

RISULTATI Sono stati analizzati in totale 246.558.805 pazienti (126.977.785 donne [51,5%]). L'efficacia delle sulfoniluree, degli inibitori della DPP-4 e dei tiazolidinedioni prescritti dopo metformina sulla riduzione dei livelli di HbA1c almeno al 7% dell'emoglobina totale era indistinguibile nei pazienti con T2D. I pazienti trattati con sulfoniluree rispetto a quelli trattati con inibitori della DPP-4 mostravano un lieve aumento del rischio di infarto del miocardio (RR 1,12; IC 95% 1,02-1,24) e disturbi oculari (RR 1,15; 1,11-1,19). Ugualmente probabile era il rischio di osservare disordini renali dopo trattamento con sulfoniluree, inibitori della DPP-4 o tiazolidinedioni.

CONCLUSIONI Le classi di farmaci esaminate non differivano nell'abbassare l'HbA1c e nel profilo di sicurezza per i disturbi renali in pazienti con T2D trattati con metformina come terapia di prima linea. Per i soggetti trattati con sulfoniluree, il rischio di infarto miocardico e di disturbi oculari era basso, ma più elevato rispetto agli individui trattati con gli inibitori della DPP-4. L’OHDSI può essere utilizzato per condurre un ampio studio internazionale che esamini l'efficacia delle scelte di trattamento di seconda linea effettuate nella gestione clinica dei pazienti con T2D.

 

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