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SAFETY
08/11/2018

DOSE E DURATA D’USO DEGLI INIBITORI DI POMPA E INCIDENZA DI MALATTIA RENALE CRONICA

DURATION AND DOSING OF PROTON PUMP INHIBITORS ASSOCIATED WITH HIGH INCIDENCE OF CHRONIC KIDNEY DISEASE IN POPULATION-BASED COHORT
Rodríguez-Poncelas A, Barceló MA, Saez M, Coll-de-Tuero G

PLoS One 2018; 13:e0204231


I risultati di questo studio retrospettivo di coorte di quasi 50.000 partecipanti, aggiustato per variabili potenzialmente confondenti quali caratteristiche demografiche, stato socio-economico, misurazioni cliniche, comorbidità prevalenti e uso concomitante di farmaci, hanno evidenziato un'associazione indipendente tra l'utilizzo di inibitori di pompa protonica al basale e nel follow-up e il rischio di malattia renale cronica incidente. Inoltre, questo rischio aumentava considerevolmente con l'uso di alte dosi di questi farmaci e con una durata prolungata dell'esposizione.

 

RIASSUNTO

CONTESTO Gli inibitori della pompa protonica (proton pump inhibitors, PPI) sono stati associati a malattia renale cronica (chronic kidney disease, CKD). Obiettivo dello studio era di quantificare l'associazione tra uso di PPI e incidenza di CKD in una coorte su base di popolazione.

METODI E RISULTATI Lo studio è stato effettuato su una coorte retrospettiva su base di popolazione, che includeva partecipanti con età ≥15 anni, dal 1° gennaio 2005 al 31 dicembre 2012. L'uso di PPI è stato misurato durante il follow-up attraverso i dati di prescrizione. La CKD incidente era definita come tasso di filtrazione glomerulare stimata <60 ml/min/1,73 m2 e/o rapporto tra i livelli di albumina urinaria e i livelli di creatinina ≥30 mg/g, in due o più determinazioni per un periodo di follow-up di almeno 3 mesi. L'uso di PPI era associato a CKD incidente in un'analisi aggiustata per diverse variabili cliniche (Hazard Ratio [HR] 1,18; IC 95% 1,04-1,51] in individui che erano esposti a PPI nella visita basale (HR 1,37; 1,25-1,50) e in coloro che hanno iniziato a utilizzarli PPI durante il follow-up. Elevate dosi di PPI hanno aumentato il rischio di CKD incidente per qualsiasi tipo di esposizione a PPI (HR 1,92; 1,00-6,19) e per individui che hanno utilizzato le alte dosi per tutto il follow-up (HR 2,40; 1,65-3,46). Il rischio di CKD incidente aumentava dopo tre mesi di esposizione a PPI tra il terzo e il sesto mese (HR 1,78; 1,39-2,25) e dopo il sesto mese (HR 1,30;1,07-1,72).

CONCLUSIONI L'uso degli inibitori della pompa protonica è associato a un più alto rischio di malattia renale cronica incidente. Questa associazione è maggiore per le dosi più alte e diventa evidente dopo tre mesi di esposizione.

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