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SAFETY
05/12/2018

INIBITORI DEL COTRASPORTATORE SODIO-GLUCOSIO DI TIPO 2 E RISCHIO DI EVENTI AVVERSI GRAVI: STUDIO DI COORTE CON REGISTRO NAZIONALE

SODIUM GLUCOSE COTRANSPORTER 2 INHIBITORS AND RISK OF SERIOUS ADVERSE EVENTS: NATIONWIDE REGISTER BASED COHORT STUDY
Peter Ueda, Henrik Svanström, Mads Melbye, Björn Eliasson, et al.

BMJ 2018; 363:k4365


Utilizzando i registri nazionali di due Paesi, è stato esaminato il rischio di eventi avversi gravi associati all'uso di inibitori del trasportatore sodio-glucosio di tipo 2. Rispetto agli agonisti del recettore GLP1, l'uso di questi farmaci era associato a un aumento di due volte del rischio di amputazione dell'arto inferiore e di chetoacidosi diabetica, ma non è stato osservato alcun aumento rilevante del rischio per gli altri eventi avversi studiati.

 

RIASSUNTO

OBIETTIVO Valutare l'associazione tra l'uso di inibitori del trasportatore sodio-glucosio di tipo 2 (SGLT2, gliflozine) e sette eventi avversi gravi di attuale preoccupazione.

DISEGNO Studio di coorte basato su Registri.

CONTESTO Svezia e Danimarca da luglio 2013 a dicembre 2016.

PARTECIPANTI Una coorte di 17.213 nuovi utilizzatori di inibitori SGLT2 (dapagliflozin 61%, empagliflozin 38%, canagliflozin 1%) appaiati per propensity score a una coorte di 17.213 nuovi utilizzatori del comparatore attivo, un agonista del recettore per glucagon-like peptide 1 (GLP1, incretine).

OUTCOME PRIMARI Gli esiti primari erano amputazione dell'arto inferiore, frattura ossea, chetoacidosi diabetica, danno renale acuto, grave infezione del tratto urinario, tromboembolia venosa e pancreatite acuta, come identificato dai record ospedalieri. Gli hazard Ratio (HR) e gli intervalli di confidenza al 95% (IC 95%) sono stati calcolati utilizzando il modello di rischi proporzionali di Cox.

RISULTATI L'uso di inibitori SGLT2, rispetto agli agonisti del recettore GLP1, era associato a un aumentato rischio di amputazione dell'arto inferiore (tasso di incidenza 2,7 vs 1,1 eventi per 1000 anni-persona; HR 2,32; IC 95% 1,37-3,91) e di chetoacidosi diabetica (incidenza 1,3 vs 0,6; HR 2,14; 1,01-4,52) ma non di frattura ossea (incidenza 15,4 vs 13,9; HR 1,11; 0,93-1,33), di danno renale acuto (incidenza 2,3 vs 3,2; HR 0,69; 0,45-1,05), di infezione grave del tratto urinario (incidenza 5,4 vs 6,0; HR 0,89; 0,67-1,19), di tromboembolia venosa (incidenza 4,2 vs 4,1; HR 0,99; 0,71-1,38) o di pancreatite acuta (incidenza 1,3 vs 1,2; HR 1,16; 0,64-2,12).

CONCLUSIONI In questa analisi basata sui registri nazionali di due Paesi, l'uso di inibitori SGLT2, rispetto agli agonisti del recettore GLP1 era associato con un rischio maggiore di amputazione degli arti inferiori e chetoacidosi diabetica, ma non con altri eventi avversi gravi di attuale preoccupazione.

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