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CONSEGUENZE ECONOMICHE DELL’INVESTIMENTO NEL TRATTAMENTO ANTIVIRALE ANTI-HCV DALLA PROSPETTIVA DEL SISTEMA SANITARIO ITALIANO

ECONOMIC CONSEQUENCES OF INVESTING IN ANTI-HCV ANTIVIRAL TREATMENT FROM THE ITALIAN NHS PERSPECTIVE: A REAL-WORLD-BASED ANALYSIS OF PITER DATA
Marcellusi A, Viti R, Kondili LA, et al.

Pharmacoeconomics 2019; 37:255-266


Il seguente lavoro dimostra che, dalla prospettiva del Sistema Sanitario Nazionale italiano, l'accesso al trattamento dell'epatite C virus in stadi precoci di fibrosi epatica, che corrispondono ad un danno epatico nullo o minimo, si correla con risultati migliori dal punto di vista clinico e con una riduzione dei costi nel tempo.

 

RIASSUNTO

OBIETTIVO Sono state stimate le conseguenze di costo dell'investimento del Sistema Sanitario Nazionale (SSN) nella terapia antivirale ad azione diretta (DAA) secondo le politiche di accesso al trattamento dell'epatite C virus (HCV) in Italia.

METODI È stato sviluppato un modello di Markov multistato relativo all’epatite da HCV su un orizzonte temporale di 20 anni. La fase di fibrosi, l'età e le distribuzioni genotipiche sono state derivate dall’Italian Platform for the Study of Viral Hepatitis Therapies (PITER). L'efficacia del trattamento, le probabilità di progressione della malattia e i costi diretti in ogni stato di salute sono stati ottenuti dalla letteratura. Il break-even point in time (BPT) è stato definito come il periodo di tempo necessario perchè i costi cumulativi risparmiati consentano di recuperare l'investimento del SSN nel trattamento con DAA. Sono stati considerati tre diversi periodi di arruolamento alla PITER, che coprivano l'intera evoluzione dell'accesso alla DAA in Italia.

RISULTATI Gli stadi della malattia di 2657 pazienti sottoposti a terapia consecutiva DAA da gennaio 2015 a dicembre 2017 presso 30 centri clinici PITER sono stati standardizzati per 1000 pazienti. L'investimento in DAA è stato considerato pari a 25 milioni di euro, 15 milioni di euro e 9 milioni di euro nel 2015, 2016 e 2017, rispettivamente. Per i pazienti trattati nel 2015, il BPT non è stato raggiunto a causa della gravità della malattia e dei prezzi elevati di DAA. Per il 2016 e il 2017, i BPT stimati erano rispettivamente di 6,6 e 6,2 anni. Il risparmio totale stimato a 20 anni era di € 50,13 e € 55,50 milioni per 1000 pazienti trattati rispettivamente nel 2016 e nel 2017.

CONCLUSIONI Questo studio può essere uno strumento utile per i responsabili delle decisioni pubbliche per capire in che modo i profili clinici ed epidemiologici dell'HCV influenzano il peso economico dell'HCV.

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