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EFFICACIA
18/02/2019

INIBITORI DI SGLT2 NELLA PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA DI OUTCOME CARDIOVASCOLARI E RENALI IN PAZIENTI CON DIABETE MELLITO DI TIPO 2: REVISIONE SISTEMATICA E METANALISI

SGLT2 INHIBITORS FOR PRIMARY AND SECONDARY PREVENTION OF CARDIOVASCULAR AND RENAL OUTCOMES IN TYPE 2 DIABETES: A SYSTEMATIC REVIEW AND META-ANALYSIS OF CARDIOVASCULAR OUTCOME TRIALS
Zelniker TA, Wiviott SD, Raz I, et al.

Lancet 2019; 393:31-39


La presente metanalisi degli studi sull'esito cardiovascolare per gli inibitori SGLT2 mostrano come questi farmaci hanno il loro effetto maggiore e più consistente sulla riduzione del rischio relativo di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca (31%) e di progressione della malattia renale (45%). Il loro effetto sull'esito aterosclerotico composito di infarto miocardico, ictus o morte cardiovascolare era più modesto ma ancora significativo, con una riduzione dell'11% del rischio relativo.

 

RIASSUNTO

PREMESSA Non è ancora definita l'entità dell'effetto degli inibitori del cotrasportatore di sodio-glucosio (SGLT2i) su specifici esiti cardiovascolari e renali, né se l'eterogeneità sia basata su caratteristiche basali.

METODI E’ stata effettuata una revisione sistematica e una metanalisi di studi randomizzati, controllati con placebo e con esito cardiovascolare di SGLT2i in pazienti con diabete di tipo 2. È stata effettuata una ricerca su PubMed e Embase per studi pubblicati fino al 24 settembre 2018. La ricerca e l'estrazione dei dati sono state completate con un modulo standardizzato e tutte le discrepanze sono state risolte per consenso. I risultati dell'efficacia comprendevano eventi avversi cardiovascolari maggiori (infarto miocardico, ictus o morte cardiovascolare), il composito di morte cardiovascolare o ospedalizzazione per insufficienza cardiaca, e la progressione della malattia renale. Sono stati stimati gli hazard ratio (HR) con IC al 95% aggregati e gli esiti di efficacia sono stati stratificati in base alla presenza di malattie cardiovascolari aterosclerotiche o insufficienza cardiaca e al grado di funzionalità renale al basale.

RISULTATI Sono stati inclusi i dati di tre studi identificati su 34.322 pazienti (60,2% con malattia cardiovascolare aterosclerotica accertata), con 3342 eventi cardiovascolari avversi maggiori, 2028 decessi cardiovascolari o ospedalizzazione per insufficienza cardiaca e 766 esiti compositi renali. Gli SGLT2i riducevano gli eventi avversi cardiovascolari maggiori dell'11% (HR 0,99; IC 95% 0·83-0·96; p=0,0014), con beneficio osservato solo in pazienti con malattia cardiovascolare aterosclerotica (HR 0,86; 0,80-0,93) e non in quelli senza (HR 1,00; 0,87-1,16; p per l’interazione=0,0501). Gli SGLT2i riducevano il rischio di morte cardiovascolare o di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca del 23% (HR 0,77; 0,71-0,84; p<0,0001), con un beneficio simile nei pazienti con e senza malattia cardiovascolare aterosclerotica e con e senza una storia di insufficienza cardiaca. Gli SGLT2i riducevano il rischio di progressione della malattia renale del 45% (HR 0,55; 0,48-0,64; p<0,0001), con un beneficio simile in pazienti con e senza malattia cardiovascolare aterosclerotica. L'entità del beneficio di SGLT2i variava con la funzionalità renale al basale, con maggiori riduzioni nelle ospedalizzazioni per insufficienza cardiaca (p per l’interazione=0,0073) e minori riduzioni nella progressione della malattia renale (p per l’interazione=0,0258) in pazienti con più grave malattia renale al basale.

INTERPRETAZIONE Gli SGLT2i hanno benefici moderati su eventi cardiovascolari avversi maggiori aterosclerotici, che sembrano limitati a pazienti con malattia cardiovascolare aterosclerotica accertata. Tuttavia, hanno notevoli benefici nel ridurre l'ospedalizzazione per insufficienza cardiaca e la progressione della malattia renale indipendentemente dalla malattia cardiovascolare aterosclerotica esistente o da una storia di insufficienza cardiaca.

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