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EFFICACIA
18/02/2019

EFFICACIA E SICUREZZA DI FARMACI IPOLIPEMIZZANTI IN PAZIENTI CON IPERCOLESTEROLEMIA: NETWORK METANALISI

COMPARATIVE EFFICACY AND SAFETY OF LIPID-LOWERING AGENTS IN PATIENTS WITH HYPERCHOLESTEROLEMIA: A FREQUENTIST NETWORK META-ANALYSIS
Zhao Z, Du S, Shen S, et al.

Medicine (Baltimore) 2019; 98:e14400


Nella presente metanalisi si sono valutate efficacia e sicurezza di alcune classi di farmaci ipolipemizzanti (inibitori di PCSK9, statine ed ezetimibe) in pazienti con ipercolesterolemia. Si è osservato che la classe di farmaci ipolipemizzanti più efficace era rappresentata dagli inibitori di PCSK9, i quali mostravano una riduzione del rischio cardiovascolare comparabile alle statine ma senza presentare gli eventi avversi correlati alla terapia con statine.

 

RIASSUNTO

CONTESTO L'efficacia e la sicurezza di inibitori di PCSK9, statine ed ezetimibe nella riduzione dei livelli lipidici nei pazienti con ipercolesterolemia rimangono sconosciute. Nella presente metanalisi si sono voluti studiare benefici e rischi degli agenti ipolipemizzanti in questi pazienti.

METODI Si sono eseguite ricerche in PubMed, Embase e Cochrane Library per trial randomizzati controllati (RCT) rilevanti dal 1° gennaio 2000 al 1° giugno 2018. È stata eseguita una network metanalisi con un approccio frequentista per raggruppare tutte le stime. Le probabilità di rank sono state utilizzate per classificare gli effetti comparativi di tutti i farmaci rispetto al placebo.

RISULTATI Sono stati inclusi 84 RCT che hanno arruolato 246.706 pazienti. La maggior parte degli studi inclusi è stata valutata a basso rischio di bias. Le probabilità che gli inibitori di PCSK9 si classificassero al primo posto per la riduzione dei livelli lipidici erano tutte al 100%. La probabilità che le statine si classificassero al primo posto nella riduzione del rischio di eventi cardiovascolari (CV) era del 60,6% e la probabilità per gli inibitori di PCSK9 era del 37,1%, mentre non è stata osservata alcuna differenza significativa in termini di efficacia nel ridurre gli eventi CV tra queste due classi di farmaci (odds ratio [OR] 0,98; IC 95% 0,87-1,11). Le statine si sono classificate al primo posto nella riduzione del rischio di morte per tutte le cause e di eventi CV. Rispetto al placebo, le statine erano associate a rischi ridotti di morte per tutte le cause (OR 0,90; 0,85-0,96) e morte CV (OR 0,83; 0,75-0,91), mentre gli inibitori di PCSK9 ed ezetimibe non lo erano. Nessun farmaco ha causato eventi avversi (inclusi eventi neurocognitivi), ad eccezione della terapia con statine che aumentava significativamente i livelli di alanina aminotransferasi (OR 1,89; 1,42-2,51) e creatinchinasi (OR 1,45; 1,09-1,93) e l'incidenza del diabete (OR 1,13; 1,02-1,26).

CONCLUSIONI Gli inibitori di PCSK9 si sono dimostrati gli agenti ipolipemizzanti più efficaci nel ridurre i livelli lipidici. Inoltre, gli inibitori di PCSK9 hanno ottenuto benefici cardiovascolari simili alle statine, ma non erano associati ad alcun aumento del rischio di eventi avversi correlati alle statine. Pertanto, gli inibitori PCSK9 possono essere raccomandati come promettente trattamento ipolipemizzante di prima linea per i pazienti con ipercolesterolemia, specialmente per coloro con intolleranza o resistenza alle statine.

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