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EFFICACIA
24/04/2019

EFFICACIA E SICUREZZA DI ACIDO BEMPEDOICO IN PAZIENTI CON IPERCOLESTEROLEMIA ED INTOLLERANZA ALLE STATINE

EFFICACY AND SAFETY OF BEMPEDOIC ACID IN PATIENTS WITH HYPERCHOLESTEROLEMIA AND STATIN INTOLERANCE
Laufs U, Banach M, Mancini GBJ, et al.

J Am Heart Assoc 2019; 8:e011662


Il risultato principale dello studio CLEAR Serenity è che l'acido bempedoico riduce significativamente sia il colesterolo LDL che la proteina C-reattiva rispetto a placebo e ha un profilo di sicurezza favorevole nei pazienti con intolleranza alle statine. I risultati dimostrano il potenziale di questo farmaco come nuova opzione di trattamento per gli individui che hanno difficoltà a continuare la terapia con statine a causa di effetti collaterali muscolari.

 

RIASSUNTO

CONTESTO L'incapacità di tollerare le statine a causa dei sintomi muscolari contribuisce al mancato controllo dei livelli di colesterolo e a una riduzione insufficiente del rischio cardiovascolare. L'acido bempedoico, un profarmaco che viene attivato da un enzima epatico non presente nel muscolo scheletrico, inibisce la ATP citrato liasi, un enzima che lavora a valle della HMG-CoA reduttasi nella via di biosintesi del colesterolo

METODI E RISULTATI Lo studio CLEAR (Cholesterol Lowering via Bempedoic acid, an ACL-Inhibiting Regimen) Serenity, di fase 3, in doppio cieco, controllato con placebo, aveva randomizzato 345 pazienti con ipercolesterolemia e storia di intolleranza ad almeno 2 statine (una alla dose più bassa disponibile) ad acido bempedoico 180 mg o placebo (2: 1) una volta al giorno per 24 settimane. L'end point primario era la variazione percentuale media nei livelli di colesterolo LDL dal basale alla dodicesima settimana. L'età media era 65,2 anni, il livello del colesterolo LDL medio al basale era di 157,6 mg/dL e il 93% dei pazienti riportava una storia di sintomi muscolari associati alle statine. Il trattamento con acido bempedoico ha ridotto significativamente il colesterolo LDL dal basale alla dodicesima settimana (differenza rispetto a placebo -21,4% [IC 95% da -25,1% a -17,7%]; p<0,001). Riduzioni significative con acido bempedoico rispetto a placebo sono state osservate anche per colesterolo non LDL (-17,9%), colesterolo totale (-14,8%), apolipoproteina B (-15,0%) e proteina C-reattiva ad alta sensibilità (-24,3%; p<0,001 per tutti i confronti). L'acido bempedoico era sicuro e ben tollerato. L'evento avverso muscolare più comune, mialgia, si è verificato nel 4,7% e nel 7,2% dei pazienti che hanno ricevuto rispettivamente acido bempedoico o placebo.

CONCLUSIONI L'acido bempedoico offre un'opzione terapeutica orale sicura ed efficace per l'abbassamento dei lipidi nei pazienti che non tollerano le statine.

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