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SAFETY
03/05/2019

INCIDENZA DI DIABETE MELLITO DI TIPO 2 IN UOMINI CHE ASSUMONO INIBITORI DELLA 5 ALFA-REDUCTASI: UNO STUDIO DI COORTE

INCIDENCE OF TYPE 2 DIABETES MELLITUS IN MEN RECEIVING STEROID 5Α-REDUCTASE INHIBITORS: POPULATION BASED COHORT STUDY
Wei L, Lai EC, Kao-Yang YH, et al.

BMJ, pubblicato on line il 10 aprile 2019


La presente analisi ha evidenziato che l'incidenza di diabete mellito di tipo 2 è maggiore nei pazienti con iperplasia prostatica benigna trattati con dutasteride rispetto a tamsulosina. Tuttavia è stato osservato un aumento del rischio anche nei pazienti trattati con finasteride.

 

RIASSUNTO

OBIETTIVO Valutare l'incidenza di diabete mellito di tipo 2 in uomini che assumono inibitori della 5 alfa-reduttasi steroidei (dutasteride o finasteride) per il trattamento a lungo termine dell'iperplasia prostatica benigna.

DISEGNO Studio di coorte su base di popolazione.

SETTING UK Clinical Practice Research Datalink (CPRD, 2003-14) e Taiwanese National Health Insurance Research Database (NHIRD, 2002-12).

PARTECIPANTI Sono stati reclutati tutti gli uomini inseriti nel CPRD che hanno ricevuto dutasteride (n=8231), finasteride (n=30.774) o tamsulosina (n=16.270). Sono state individuate tre coorti, rispettivamente di 2090, 3445 e 4018 soggetti per dutasteride vs finasteride o tamsulosina, dopo appaiamento per propensity score. Nel database NHIRD, vi erano 1251, 4194 e 86.263 uomini che assumevano rispettivamente dutasteride, finasteride e tamsulosina, e da questi sono state identificate, ancora tramite appaiamento per propensity score, tre coorti rispettivamente da 1251, 2445 e 2502 soggetti.

OUTCOME PRIMARI Incidenza di diabete mellito di tipo 2, attraverso l’implementazione di un modello a rischi proporzionali di Cox (hazard ratio [HR] e intervalli di confidenza al 95%).

RISULTATI Nel CPRD, si sono verificati 2081 eventi incidenti di diabete di tipo 2 (368 eventi tra gli utilizzatori di dutasteride, 1207 tra gli utilizzatori di finasteride e 506 tra gli utilizzatori di tamsulosina) durante un follow-up medio di 5,2 anni (DS 3,1 anni). I tassi di eventi per 10.000 anni-persona sono stati di 76,2 (IC 95% 68,4-84,0) per dutasteride, 76,6 (72,3-80,9) per finasteride e 60,3 (55,1-65,5) per tamsulosina. È stato osservato un aumento modesto del rischio di diabete di tipo 2 per dutasteride (HR aggiustato 1,32; IC 95% 1,08-1,61) e per finasteride (HR 1,26; 1,10-1,45) rispetto agli utilizzatori di tamsulosina. I risultati ottenuti per i soggetti inclusi nell’NHIRD erano coerenti con quelli ottenuti per la popolazione CPRD (rispetto a tamsulosina: HR aggiustato 1,34; IC 95% 1,17-1,54 per dutasteride; HR 1,49; 1,38-1,61 per finasteride).

CONCLUSIONI Il rischio di sviluppare diabete mellito di tipo 2 sembra essere più alto negli uomini con iperplasia prostatica benigna esposti agli inibitori della 5 alfa-reduttasi rispetto agli uomini che hanno utilizzato tamsulosina, ma non differisce tra gli uomini trattati con dutasteride e quelli trattati con finasteride. Potrebbe essere necessario un ulteriore monitoraggio per gli uomini che iniziano ad utilizzare questi farmaci, in particolare per quei soggetti che sono esposti anche ad altri fattori che aumentano il rischio di insorgenza di diabete di tipo 2.

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