SEFAPnews

vedi archivio
Bookmark and Share

IMPATTO DELLE LINEE GUIDA AMERICANE SULLA GESTIONE DEL COLESTEROLO

GUIDELINES IMPACT CHOLESTEROL MANAGEMENT
Yu S, Zolfaghari K, Rascati KL, et al.

J Clin Lipidol, pubblicato on line il 18 marzo 2019


Questo studio è una valutazione dell'uso real-word delle statine e di altri farmaci ipolipemizzanti e dei livelli lipidici risultanti in un contesto sanitario integrato per un periodo di 6 anni, cioè da 2 anni prima a 4 anni dopo la pubblicazione delle linee guida ACC/AHA del 2013. Lo studio dimostra che l'uso di statine ad alta intensità tra i pazienti in prevenzione secondaria è aumentato significativamente nell'immediato periodo successivo alla pubblicazione delle linee guida, ma la percentuale di pazienti che raggiungono gli obiettivi lipidici è rimasta la stessa.

 

RIASSUNTO

CONTESTO Studi precedenti hanno mostrato un aumento dell'uso di statine ad alta intensità, accompagnati da livelli di colesterolo LDL (LDL-C) invariati, immediatamente dopo la pubblicazione delle linee guida dell'American College of Cardiology (ACC) e dell'American Heart Association (AHA) nel 2013.

OBIETTIVO Determinare il raggiungimento degli obiettivi della terapia con statine in pazienti con malattia cardiovascolare aterosclerotica (ASCVD) prima e fino a 4 anni dopo la pubblicazione delle linee guida ACC/AHA 2013 rispetto agli obiettivi LDL-C <70 mg/dL e <100 mg/dL precedentemente raccomandati da altre società scientifiche.

METODI Questo studio di coorte si è basato su record medici, risultati di laboratorio e dati relativi alle prescrizioni (novembre 2012-ottobre 2017) di adulti con almeno una prescrizione di statina e almeno una diagnosi di ASCVD nei record clinici, utilizzando analisi appaiate per propensity score.

RISULTATI Tra 1938 pazienti (età media 70±11, 48% donne) con ASCVD, la percentuale di soggetti in terapia con statine ad alta intensità è aumentata significativamente nel tempo: 24% nel 2013, 34% 2014, 42% 2015 e 49% 2016 (p<0,0001). L’incremento nell'uso di statine ad alta intensità è stato del 13-22% più alto tra i pazienti gestiti da specialisti (cardiologo ed endocrinologo) rispetto a quelli gestiti da medici di medicina generale. Il livello medio di LDL-C era leggermente, ma non significativamente, inferiore nel 2013 (80 mg/dL) rispetto agli altri anni: 85 mg/dL nel 2014, 83 mg/dL nel 2015 e 82 mg/dL nel 2016. La proporzione dei pazienti che raggiungevano gli obiettivi di LDL-C variava nel tempo, dal 51% al 56% per l'obiettivo <70 mg/dL e dal 77% all'85% per l'obiettivo <100 mg/dL.

CONCLUSIONE L'uso di statine ad alta intensità tra i pazienti in prevenzione secondaria è aumentato significativamente immediatamente dopo la pubblicazione delle linee guida ACC/AHA 2013, principalmente nei pazienti gestiti da specialisti, tuttavia, il valore medio di LDL-C e la percentuale di quanti raggiungono i target terapeutici di LDL-C <70 mg/dL e <100 mg/dL sono rimasti invariati nei confronti temporali.

Iscrizione newsletter