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SAFETY
05/11/2019

SICUREZZA DEGLI INIBITORI DI POMPA PROTONICA IN UN TRIAL RANDOMIZZATO SU PAZIENTI TRATTATI CON RIVAROXABAN O ASPIRINA

SAFETY OF PROTON PUMP INHIBITORS BASED ON A LARGE, MULTI-YEAR, RANDOMIZED TRIAL OF PATIENTS RECEIVING RIVAROXABAN OR ASPIRIN
Moayyedi P, Eikelboom JW, Bosch J

Gastroenterology 2019; 157:682-691.e2


Questo è il più grande trial sugli inibitori di pompa protonica per qualsiasi indicazione e il primo trial prospettico e randomizzato ad aver valutato la sicurezza a lungo termine riguardo questa terapia. È rassicurante che non ci siano evidenze di danno per la maggioranza degli eventi ad eccezione di un eccesso di infezioni enteriche. I dati, su un follow-up mediano di 3 anni, suggeriscono che la terapia con inibitori di pompa sia sicura e che la limitazione della prescrizione per timore di danni nel lungo termine non sia appropriata.

 

RIASSUNTO

CONTESTO E OBIETTIVI Gli inibitori di pompa protonica (PPI) sono efficaci per il trattamento dei problemi gastrici di acidità. Questi medicinali sono ben tollerati nel breve termine, ma nel lungo termine sono stati associati ad eventi avversi negli studi osservazionali. L’obiettivo di questo studio era di confermare questi risultati in un trial randomizzato adeguatamente potenziato.

METODI E’ stato condotto un trial in doppio cieco con un disegno fattoriale 3x2 su 17.598 partecipanti con malattie cardiovascolari o disturbi delle arterie periferiche, assegnati casualmente a pantoprazolo (40 mg al giorno, n=8791) o placebo (n=8807). I partecipanti sono stati inoltre assegnati a rivaroxaban (2,5 mg due volte al giorno) e aspirina (100 mg una volta al giorno), rivaroxaban (5 mg due volte al giorno), o aspirina (100 mg una volta al giorno). Sono stati raccolti i dati relativi allo sviluppo di polmoniti, infezioni da Clostridium, altre infezioni enteriche, fratture, atrofia gastrica, disturbi renali cronici, diabete, disturbi cronici di ostruzione polmonare, demenza, problemi cardiovascolari, cancro, ospedalizzazione e morte per tutte le cause, ogni 6 mesi. Il follow-up è stato (mediana) di 3,01 anni, con 53,152 anni di anni-pazienti.

RISULTATI Non c’erano differenze statisticamente significative tra il gruppo con pantoprazolo e il gruppo placebo negli eventi di safety, ad eccezione delle infezioni enteriche (1,4% e 1,0, rispettivamente; odds ratio [OR] 1,33; IC 95% 1,01-1,75). Per tutti gli altri esiti di sicurezza, le proporzioni erano similari, ad eccezioni delle infezioni da Clostridium difficile, il quale era due volte più comune nel gruppo pantoprazolo rispetto al gruppo placebo, nonostante siano stati registrati solo 13 eventi. Questa differenza non era statisticamente significativa.

CONCLUSIONI In questo ampio tral randomizzato in doppio cieco, si è evidenziato che pantoprazolo non è associato ad alcun evento avverso quando usato per 3 anni, con una possibile eccezione nell’incremento del rischio delle infezioni enteriche.

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