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SAFETY
28/10/2020

EMORRAGIE E TROMBOEMBOLISMO DOVUTI A INTERAZIONI FARMACOLOGICHE CON ANTICOAGULANTI ORALI ANTAGONISTI DELLA VITAMINA K

BLEEDING AND THROMBOEMBOLISM DUE TO DRUG-DRUG INTERACTIONS WITH NON-VITAMIN K ANTAGONIST ORAL ANTICOAGULANTS-A SWEDISH, REGISTER-BASED COHORT STUDY IN ATRIAL FIBRILLATION OUTPATIENTS
Holm J, Mannheimer B, Malmström RE, et al.

Eur J Clin Pharmacol, pubblicato on line il 7 ottobre 2020


I risultati di questo studio a livello nazionale indicano un rischio piu' elevato di emorragie gravi per i pazienti esposti a farmaci che interagiscono farmacodinamicamente con gli anticoagulanti orali antagonisti della vitamina K. Tale aumento del rischio deve essere tenuto in considerazione nella pratica clinica.

 

RIASSUNTO

SCOPO Studiare l’associazione tra farmaci interagenti ed emorragie o tromboembolismo in pazienti ambulatoriali affetti da fibrillazione atriale trattati con anticoagulanti orali antagonisti della vitamina k (NOAC).

METODI Studio di coorte basato sulla popolazione di pazienti ambulatoriali trattati con NOAC in Svezia dal 2008 al 2017. I pazienti con fibrillazione atriale e trattamento NOAC appena iniziato sono stati identificati nel Registro delle prescrizioni. Le comorbilità e i dati sugli esiti clinici sono stati recuperati dal Registro dei pazienti e dal Registro delle cause di morte. Le analisi sulle regressioni di Cox sono state effettuate per valutare gli end point primari di qualsiasi grave emorragia e stroke ischemico/attacco ischemico transitorio/stroke non specificato durante i primi sei mesi di trattamento. Gli end point secondari erano emorragie gastrointestinali, emorragie intracraniche, stroke ischemico, e tromboembolismo venoso.

RISULTATI Il rischio di emorragie gravi aumentava quando il trattamento con NOAC era combinato a farmaci con effetto farmacodinamico sulle emorragie, rispetto al solo NOAC. Un aumento del rischio con queste combinazioni era evidente per apixaban (hazard ratio [HR] 1,47; IC 95% 1,33-1,63), rivaroxaban (HR 1,7; 1,49-1,92) e dabigatran (HR 1,26; 1,05-1,52). Per apixaban, c’era un aumento del rischio di emorragia grave se combinato con gli inibitori della glicoproteina-P (P-gp) e/o CYP3A4 (HR 1,23; 1,01-1,15). L’uso di induttori di CYP3A4 e/o P-gp era basso in questa coorte, non era possibile stabilire gli effetti su stroke ischemico/TIA/stroke non specificato.

CONCLUSIONI È stato riscontrato un aumento del rischio di emorragie per le interazioni farmacodinamiche e farmacocinetiche con i NOAC. I prescrittori devono essere vigili sull'effetto dei farmaci interagenti sul profilo di rischio dei pazienti trattati con NOAC.

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