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EFFICACIA
28/12/2020

ASSOCIAZIONE TRA INIBITORI SGLT2 ED ESITI CARDIOVASCOLARI E RENALI IN PAZIENTI CON DIABETE DI TIPO 2: UNA METANALISI

ASSOCIATION OF SGLT2 INHIBITORS WITH CARDIOVASCULAR AND KIDNEY OUTCOMES IN PATIENTS WITH TYPE 2 DIABETES: A META-ANALYSIS
McGuire DK, Shih WJ, Cosentino F, et al.

JAMA Cardiol, pubblicato on line il 7 ottobre 2020


La presente metanalisi sui risultati clinici in pazienti con diabete di tipo 2 per tutti i quattro inibitori di SGLT2 in uso negli Stati Uniti e in molti altri paesi suggerisce che questa classe influisca favorevolmente sul rischio di esiti cardiovascolari nei diabetici, ma evidenzia una marcata eterogeneità negli esiti per i singoli membri della classe.

 

RIASSUNTO

IMPORTANZA Gli inibitori del co-trasporto sodio-glucosio 2 (SGLT2) influenzano favorevolmente gli esiti cardiovascolari (CV) e renali; tuttavia, la coerenza dei risultati in tutta la classe rimane incerta.

OBIETTIVO Eseguire metanalisi che valutassero gli esiti CV e renali di tutti e 4 gli inibitori SGLT2 disponibili per i pazienti con diabete di tipo 2.

FONTI DEI DATI E’ stata condotta una ricerca sistematica della letteratura in PubMed dal’1 gennaio 2015 al 31 gennaio 2020.

SELEZIONE DEGLI STUDI Inizialmente sono stati identificati 145 record; 137 sono stati esclusi a causa del disegno o dell'argomento in studio. Di conseguenza, sono stati identificati 6 studi randomizzati, controllati con placebo, sugli esiti CV e renali di inibitori SGLT2 in pazienti con diabete di tipo 2, con dati contributivi provenienti da 9 pubblicazioni. Tutte le analisi sono state condotte sulla popolazione totale dei pazienti di questi studi.

ESTRAZIONE DEI DATI E SINTESI La ricerca e l'astrazione standardizzata dei dati sono state eseguite seguendo le linee guida Preferred Reporting Items for Systematic Reviews and Meta-Analysis (PRISMA). I dati sono stati analizzati utilizzando un modello a effetti fissi.

OUTCOME PRIMARI Gli outcome includevano il tempo al primo evento del (1) composito di eventi avversi CV maggiori (infarto miocardico, ictus o morte CV), e ogni componente, (2) il composito di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca (HHF) o morte CV (HHF/morte CV) e ogni componente, e (3) gli outcome compositi renali. Per gli outcome nelle popolazioni complessive dei trial e in sottogruppi selezionati, sono stati aggregati gli hazard ratio (HR) e gli IC al 95%.

RISULTATI I dati di 6 studi comprendevano 46.969 pazienti unici con diabete di tipo 2, di cui 31.116 (66,2%) con malattia CV aterosclerotica. L’età media di tutti i partecipanti era 63,7 (7,9) anni; 30.939 (65,9%) erano uomini e 36.849 (78,5%) erano bianchi. Il numero medio di partecipanti per studio era 8246 (range 4401-17.160). Nel complesso, gli inibitori SGLT2 erano associati a un rischio ridotto di eventi CV avversi maggiori (HR 0,90; IC 95% 0,85-0,95; statistica Q, p=0,27), HHF/morte CV (HR 0,78; 0,73-0,84; statistica Q, p=0,09) e outcome renali (HR 0,62; 0,56-0,70; statistica Q, p=0,09), senza una significativa eterogeneità di associazioni con l'esito. La riduzione del rischio per l'HHF era coerente in tutti gli studi (HR 0,68; 0,61-0,76; I2=0,0%), mentre è stata osservata una significativa eterogeneità delle associazioni per la morte CV (HR 0,85; 0,78-0,93; statistica Q, p=0,02; I2=64,3%). La presenza o l'assenza di malattia CV aterosclerotica non modificava l'associazione con gli esiti per gli eventi avversi CV maggiori (HR 0,89; 0,84-0,95 e HR 0,94; 0,83-1,07, rispettivamente; p=0,63 per l'interazione), né l’associazione con la morte per HHF/CV (p=0,62 per l'interazione), HHF (p=0,26 per l'interazione) o con gli outcome renali (p=0,73 per l'interazione).

CONCLUSIONI E RILEVANZA In questa metanalisi, gli inibitori SGLT2 erano associati a un ridotto rischio di gravi eventi avversi CV; inoltre, i risultati suggeriscono una significativa eterogeneità nelle associazioni con la morte CV. Il beneficio maggiore in tutta la classe è stato quello di una riduzione del rischio associato ad esiti di HHF e renali, e i benefici per il rischio di HHF si sono rivelati l'osservazione più coerente in tutti gli studi.

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