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SAFETY
27/07/2021

USO DI STATINE ED EVENTI AVVERSI IN PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE PRIMARIA: UNA REVISIONE SISTEMATICA E META-ANALISI

ASSOCIATIONS BETWEEN STATINS AND ADVERSE EVENTS IN PRIMARY PREVENTION OF CARDIOVASCULAR DISEASE: SYSTEMATIC REVIEW WITH PAIRWISE, NETWORK, AND DOSE-RESPONSE META-ANALYSES
Cai T, Abel L, Langford O, et al.

BMJ 2021; 374:n1537


Questa ampia meta-analisi di 62 studi randomizzati controllati, con oltre 120.000 partecipanti, ha esaminato le associazioni tra statine ed eventi avversi negli adulti senza una storia di malattie cardiache e come queste variano in base al tipo e alla dose di farmaco. I risultati hanno evidenziato come le statine siano associate a un rischio lievemente aumentato di dolore muscolare auto-riferito, ma non a disturbi muscolari o diabete clinicamente confermati. L'analisi per tipo di statina ha mostrato che atorvastatina, lovastatina e rosuvastatina erano associate ad alcuni eventi avversi, come l’alterazione della funzionalità epatica, ma le differenze significative tra statine erano minime.

 

RIASSUNTO

OBIETTIVO Valutare l’associazione tra uso di statine ed eventi avversi nella prevenzione cardiovascolare primaria ed esaminare come l’associazione vari tra tipo e dosaggio di statina.

DISEGNO Revisione sistematica e metanalisi.

FONTE DEI DATI Sono stati identificati trial da precedenti revisioni sistematiche e sono state effettuate ricerche in Medline, Embase, e Cochrane Central Register of Controlled Trials, fino ad agosto 2020.

METODI Sono stati inclusi trial randomizzati controllati che avessero confrontato soggetti adulti senza una storia di malattie cardiovascolari in terapia con statine con controlli non in trattamento, valutando diversi tipi o dosaggi di statine.

ESITI PRIMARI Gli outcome primari erano eventi avversi comuni: dolore muscolare auto-riferito, disturbi muscolari clinicamente confermati, disfunzione epatica, insufficienza renale, diabete e problemi alla vista. Gli outcome secondari includevano: infarto miocardico, ictus e decesso da malattia cardiaca come misurazioni di efficacia.

SINTESI DEI DATI È stata condotta una meta-analisi a coppie per calcolare gli odds ratio (OR) e gli intervalli di confidenza al 95% per ciascun outcome tra soggetti in trattamento con statine e controlli senza statine, ed è stata stimata la differenza di rischio assoluto nel numero di eventi per 10.000 pazienti trattati/anno. È stata effettuata una network metanalisi per confrontare gli effetti avversi correlati a diversi tipi di statine. È stata utilizzata una metanalisi basata sul modello Emax per esaminare le relazioni dose-risposta degli effetti avversi di ciascuna statina.

RISULTATI Sono stati inclusi 62 trial, con 120.456 partecipanti e un follow-up medio di 3,9 anni. L’uso di statine era associato a un aumentato rischio di dolori muscolari auto-riferiti [(21 studi, OR 1,06; IC 95% 1,01-1,13); differenza di rischio assoluto 15 (1-29)], disfunzione epatica [(21 studi, OR 1,33; 1,12-1,58); differenza assoluta di rischio 8 (3-14)], insufficienza renale [(8 studi, OR 1,14; 1,01-1,28); differenza assoluta di rischio 12 (1-24)] e condizioni oculari [(6 studi, OR 1,23;1,04-1,47; differenza di rischio assoluto 14 (2-29)]. L’utilizzo di statine non era invece associato a disturbi muscolari o diabete clinicamente confermati. L'aumento del rischio non era maggiore della riduzione del rischio di eventi cardiovascolari maggiori. Atorvastatina, lovastatina e rosuvastatina sono state singolarmente associate ad alcuni eventi avversi, ma sono state riscontrate poche differenze significative tra i tipi di statine. È stata identificata una relazione dose-risposta Emax per l'effetto di atorvastatina sulla disfunzione epatica, ma le relazioni dose-risposta per le altre statine e gli effetti avversi erano inconcludenti.

CONCLUSIONI Per la prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari, il rischio di eventi avversi attribuibili alle statine era basso e non maggiore della loro efficacia nella prevenzione cardiovascolare, suggerendo che il rapporto rischio-beneficio delle statine è generalmente favorevole. Era limitata l’evidenza a sostegno della personalizzazione del tipo o del dosaggio delle statine prima dell’inizio del trattamento per prevenire eventuali eventi avversi.

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